Creatività nella prudenza: ecco le linee guida di Apg23 per sfruttare l'occasione che il momento presente ci offre e sviluppare modi nuovi per coinvolgere i giovani.
Che estate sarà per i giovani quella del 2020? Fin dal 1968 la proposta offerta dalla Comunità Papa Giovanni XXIII era all’insegna dei Campi di Condivisione: una settimana di vacanza al mare o in montagna dove i giovani potevano scoprire la gioia di condividere la propria estate con chi di solito è escluso o emarginato.
In questo tempo di restrizioni dovute ai rischi del contagio da Covid-19 i giovani, soprattutto i minori, corrono il reale rischio di essere lasciati a se stessi. Matteo Santini, coordinatore delle attività Apg23 proposte ai giovani, ha risposto alle nostre domande sul tema giovani-estate-vacanze-solidarietà.
Che tipo di esperienze avete pensato per i giovani in questa estate 2020?
«Già qualche mese fa abbiamo chiesto a Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, come potevamo muoverci, visto l’incertezza dettata dalla situazione, e lui ci ha risposto dandoci 2 linee guida: prudenza e apertura all’esterno. Come a dire: con la fantasia dello Spirito, cercate di manifestare in tutti i modi la vicinanza ai ragazzi, però nella prudenza in questo tempo di coronavirus. La risposta che ci ha consegnato Paolo è non tanto cosa può fare la Apg23 per i giovani in questa estate 2020, ma come la Apg23 possa essere lievito e sale nelle varie realtà del territorio, lì dove si trova. Questa situazione può essere trasformata nell’occasione giusta per uscire dai soliti schemi in cui eravamo soliti preparare i campi di condivisione. Può essere l'opportunità per fare rete tra le diverse agenzie educative e le varie associazioni laiche o cattoliche del territorio, per proporre qualcosa di significativo per i nostri giovani».
In concreto: ci saranno i campi di condivisione quest’estate?
«In alcune realtà territoriali si è riusciti ad organizzare un campo estivo, seppure a numero ridotto, in altre si è cercato di fare altro. In particolare qualcosa è stato organizzato nel territorio di Rimini, Genova, in Veneto e in Sicilia.
Noi, come Ambito Giovani, abbiamo raccolto le varie iniziative che la Apg23 stava per mettere in piedi (piccoli campeggi, gite, passeggiate) e abbiamo cercato di identificare le procedure per rimanere nella sicurezza a livello sanitario, stilando un protocollo da seguire».
Ogni anno la Apg23 offre ai giovani spunti di riflessione e attività concentrandosi su una tematica specifica. Qual è il tema di quest’estate?
«Dopo aver esplorato negli anni scorsi il tema della gioia, della pace, del discernimento vocazionale (argomento legato al sinodo dei giovani del 2018) e della missionarietà, quest’anno ci lasciamo guidare dalle parole che Papa Francesco ha scritto nella Laudato Si’.
Fino all’anno scorso tutti i partecipanti dei campi di condivisione Apg23 avevano uno strumento prezioso tra le mani: il librotto, una dispensa dove potevano trovare la traccia per i momenti di preghiera e per le attività svolte durante il campo. Dopo The Joy Diary; The Heart Diary; The Peace Diary e The Mission Diary quest’anno arriva The Green Diary, un supporto tutto online: una scelta ecologica coerente con l’argomento trattato, che ci ha spinto anche ad un cambiamento di prospettiva».
Perché The Green Diary è diverso dalle precedenti edizioni?
«The Green Diary è un vero e proprio diario, fatto di spunti di riflessione e di meditazione, per meglio valutare ed agire, ma è anche un documento aperto che può essere arricchito dai contributi di ogni persona, proprio come si scrive sul proprio diario.
Certo non sarà un diario segreto, ma certe cose è bello condividerle e più siamo meglio è.
Rispetto alle precedenti edizioni, che erano strutturati in 7 capitoli, ognuno dei quali conteneva riflessioni e attività da proporre durante la settimana del campo, The Green Diary esce da questo schema e segue le 10 parole presenti nel Manifesto che i giovani della Comunità Papa Giovanni XXIII porteranno ad Assisi a novembre 2020 per l’evento “The Economy of Francesco”».
Un contenuto molto ricco… è stato pensato solo per le esperienze estive rivolte ai giovani?
«Penso che tutto questo materiale possa essere usato anche al di là dell’estate. Può essere una “cassetta degli attrezzi” a servizio di tutto il fermento che attraversa la Comunità Papa Giovanni XXIII: Prophetic Economy, Corso Animatori Laudato Si’ promosso da MCMC, i Dialoghi di condivisione, i giovani della Comunità verso Economy of Francesco, #iosprecozero e altri gruppi spontanei di sensibilizzazione e azione ecologica che si stanno creando in varie parti del mondo… Penso anche ai gruppi giovanili delle parrocchie o delle diocesi, ma non solo: tutti siamo chiamati ad approfondire il tema dell’ecologia integrale».