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1 Dicembre 2020
Ultima modifica: 4 Dicembre 2020 ore 11:34

L'empowerment delle persone disabili

Il 3 dicembre di ogni anno ricorre la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.
L'empowerment delle persone disabili
L'accoglienza di una persona gravemente disabile in famiglia. Dieci clip con storie di riscatto ed integrazione, mostrate in anteprima durante l'evento live.
Gian Paolo, ha accolto una persona gravemente disabile (i due sono insieme nella foto in apertura di questo articolo) nella propria famiglia.
 
«Maurizio ha 57 anni, è nato in Toscana. È idrocefalo ed ha una ciste nel cervello, che lo comprime contro la scatola cranica. Fu lasciato dalla sua famiglia in un istituto per disabili gravi della Toscana quando era molto piccolo; poi è stato trasferito in un centro analogo di Torino. Qui ha vissuto per 30 anni, inserendosi bene e svolgendo parecchie mansioni: andava a scuola, frequentava gli scout».
Poi è arrivata la svolta. Maurizio venne preso a cuore da una psicologa, che faceva la volontaria e che è
riuscita ad ottenere un inserimento in una Comunità per persone disabili.
 
Continua Gian Paolo: «Eppure Maurizio coltivava il sogno di una famiglia; ed ecco che 10 anni fa siamo riusciti a dare la disponibilità ad accoglierlo nella nostra casa». Ora Maurizio lavora; fa le pulizie nelle scuole per circa 3 ore al giorno; è appassionato di biciclette, di natura, di montagna.

Io Valgo 2020: l'evento online

Le storie di Annalisa, Nhima, Davide, Francesco, Massimo, Maurizio, sono state mostrate in video in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità del 3 dicembre. È l'evento Io Valgo 2020, Capaci di vivere e volare.

Il bello di ballare senza gambe, e altre storie

Annalisa ha 49 anni. Ha contratto la sclerosi multipla all’età di 23 anni senza alcun preavviso. Era una sportiva, amava l'acqua, era campionessa regionale di nuoto sincronizzato. La malattia con lei è stata impietosa: ha smesso di camminare e di parlare. Ma non si è arresa. La sua rabbia, quando si è accorta che la vita non era finita, si è trasformata in forza vitale prorompente. Ha scoperto gli strumenti tecnologici per comunicare; oggi con una sola mano dipinge e decora.

A Nhima, 14 anni, piace ballare. Le mancano entrambe le gambe a causa di una sindrome rara ed utilizza delle protesi; è accolta in una casa famiglia in Sicilia. Racconta Lucia, mamma della casa famiglia che l'ha accolta: «Nhima ci inonda di vita vera, ci immerge in un mondo sconosciuto dove non esistono il male e la tristezza; è un mondo dove tutti vorremmo vivere! Per noi è un privilegio poter condividere la vita con lei».

Davide di Cuneo, 34 anni, si cimenta nel volo con il parapendio; Francesco di Catania ha 27 anni; allegro e pieno di vita frequenta l’accademia delle belle arti. Francesco e Davide sono persone con sindrome di down.

E poi c'è Massimo, che da 17 anni lavora come portinaio; Maurizio, diventato esperto riparatore delle biciclette di tutto il suo condominio.
 
Sono frammenti delle video-storie di empowerment raccolte in tutta Italia, nel mondo della disabilità, dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.
 
Annalisa dipinge
Annalisa, dipinge
Foto di Centro San Tomaso Cesena
Davide si prepara al lancio
Davide ama il parapendio; si prepara al lancio
Davide in parapendio
Davide in parapendio
Foto di Giorgio Arnolfo
Nhima
Nhima, senza gambe, ama ballare
Massimo in portineria con i colleghi
Massimo in portineria con i colleghi
Francesco ama dipingere
Francesco
Il Piccolo Principe, opera di Francesco
Il Piccolo Principe, opera di Francesco
Maurizio con il papà di casa famiglia
Maurizio con il papà di casa famiglia