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4 Dicembre 2022

Vangelo di domenica 4 dicembre: «Il regno dei cieli è vicino!»

Dio inviò Giovanni Battista a preparare i cuori perché accogliessero Gesù.
Vangelo di domenica 4 dicembre: «Il regno dei cieli è vicino!»
Foto di un dipinto di Greg Olsen
Vangelo della II domenica di Avvento - Anno A: meditiamolo grazie al commento di don Oreste Benzi
In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!».
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». 
Dal Vangelo di Matteo (Mt 3, 1-12)

Commento al Vangelo del 4 dicembre 2022
(II Domenica di Avvento - Anno A)  

Giovanni conduceva una vita austera di penitenza e di contemplazione nel deserto. Dio lo inviò a preparare i cuori perché accogliessero Gesù. 
Giovanni scuoteva le loro coscienze: «Razza di vipere…» e li invitava a pentirsi, a cambiare vita. Il segno del pentimento era la richiesta di essere battezzati nel fiume Giordano.
Giovanni è affascinato da colui al quale egli preparava la strada: Gesù. Giovanni dice: «Egli viene dopo di me» cioè io sono solo uno che lo precede; «è più forte di me» cioè lui è il Messia, il nuovo re d’Israele; «Egli battezza nello Spirito Santo, io posso solo immergervi nell’acqua». Isaia, Gioele, Zaccaria, infatti preannunciarono che l’epoca del Messia è l’epoca dello Spirito Santo. La vita cioè viene condotta dallo Spirito Santo.
La Chiesa non è altro che lo Spirito Santo comunicato e partecipato a tutti i fedeli, è una realtà viva, non statica, che supera continuamente se stessa per mezzo dello Spirito Santo che chiama continuamente i suoi figli alla santità e alla creazione del mondo nuovo, dei cieli nuovi, delle nuove terre dove regna la giustizia di Dio.

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