Dove?
PIACENZA - Basilica di Sant'Antonino
Quando?
04 Luglio 2024 ore 08:00
Il 4 luglio, la città di Piacenza celebrerà il suo patrono, Sant'Antonino, con una serie di eventi religiosi e culturali. La giornata inizierà con le Lodi mattutine e la benedizione della "Lavanda della solidarietà " alle ore 7, seguite da due Messe in onore del Patrono alle ore 8 e 9. Alle 10, la Banda Ponchielli terrà un concerto che partirà da piazzale Genova e arriverà fino a piazza Sant’Antonino, dove alle 10.45 le autorità cittadine si ritroveranno per partecipare alla Messa solenne delle ore 11, presieduta dal vescovo mons. Adriano Cevolotto.
Durante la liturgia, la sindaca Katia Tarasconi offrirà il cero in onore del Patrono, simbolo di unità della cittadinanza, e verrà consegnata l’onorificenza "Antonino d’Oro 2024" a Lodovica Ghezzi e Mauro Carioni. La celebrazione vedrà la partecipazione del vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio e di mons. Félicien Ntambue Kasembe, vescovo di Kananga e amministratore apostolico di Kabinda in Congo. Saranno presenti anche rappresentanti delle altre religioni e delle confessioni cristiane che operano a Piacenza, come segno dell’impegno condiviso nel costruire il bene comune. La celebrazione sarà trasmessa in diretta sul canale della diocesi PiacenzaDiocesiTV.
Ci saranno Lodovica Ghezzi e Mauro Carioni, i coniugi che riceveranno il premio "Antonino d'Oro" 2024. Hanno dichiarato: «Siamo sorpresi di meritarci questo riconoscimento, e grati al Capitolo dei Canonici della Basilica di Sant’Antonino per la stima accreditataci. Siamo una casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII ed il nostro unico merito è di scegliere ogni giorno di appartenere a questa grande famiglia comunitaria che ha scelto, per Vocazione, di stare dalla parte degli ultimi condividendo con loro la vita». Il prestigioso riconoscimento, giunto alla 39ª edizione, è stato assegnato dai canonici del Capitolo della Basilica di Sant’Antonino martire di Piacenza, come segno di stima e apprezzamento per il loro impegno trentennale nell'accoglienza e nella condivisione con i più deboli.
Il premio "Antonino d'Oro" è stato istituito per onorare coloro che si distinguono per il loro impegno sociale e cristiano. Quest'anno, il riconoscimento va a Lodovica Ghezzi e Mauro Carioni, responsabili della casa famiglia "Santa Lucia" della Comunità Papa Giovanni XXIII. La casa famiglia, inaugurata nel 1993 nel cremasco e trasferita poi nel 1996 a Caorso (PC), è un luogo di accoglienza per persone in difficoltà , dove si vive in comunione e condivisione.
Il Capitolo dei Canonici ha motivato il conferimento del premio con queste parole: «Il conferimento del premio vuole essere un atto di stima e di gratitudine nei confronti di una coppia di sposi che, da trent’anni a questa parte, ha fatto della generosa accoglienza della vita e della condivisione con i più deboli la propria missione. Riteniamo significativo lasciarci provocare dalla loro testimonianza umana e cristiana perché ci può aiutare a mettere in discussione la visione di famiglia intesa come una realtà chiusa e privatistica, per riscoprirne invece la missione di essere un luogo generativo e tutelante per tutti, in particolare per i più vulnerabili».
In preparazione alla festa del 4 luglio, il 2 luglio si terrà una serata dal tema "Felici di generare speranza" nella sala dei Teatini in via Scalabrini. L'evento, in sintonia con il Giubileo 2025, vedrà l'intervento di mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della Cei. La serata sarà arricchita dalla testimonianza di un’operatrice dell’Operazione Colomba della Comunità Papa Giovanni XXIII e da intermezzi musicali a cura di Elisa Dal Corso, Julyo Fortunato e Lorenzo Geroldi.
Le celebrazioni per Sant'Antonino a Piacenza rappresentano un momento di unione e riflessione per la comunità , mettendo in luce l'importanza della solidarietà e dell'accoglienza. Il conferimento del premio "Antonino d'Oro" a Lodovica Ghezzi e Mauro Carioni è un riconoscimento del loro impegno trentennale e un invito a riscoprire il valore della famiglia come luogo di generosità e protezione per i più vulnerabili. Le iniziative culturali e religiose che accompagnano la festa del patrono offrono ulteriori occasioni di incontro e condivisione, arricchendo il tessuto sociale e spirituale della città .