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Venezia, giornata contro la tratta
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08 Febbraio 2021 ore 17:30
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Venezia, giornata contro la tratta

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VENEZIA - Evento online

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08 Febbraio 2021 ore 17:30

Nella giornata mondiale di preghiera contro la tratta di persone, un appuntamento per ricordare le vittime delle schiavitù moderne.

La S.Messa sarà celebrata dal Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, presso l’oratorio di San Giovanni Battista di Rio Terà dei Catecumeni a Dorsoduro, proprio lì dove fu battezzata Santa Bakhita.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta televisiva da Antenna 3 (canale 13) e sulla pagina Facebook del diocesano Gente Veneta

Una storia che attraversa i secoli

Nell’oratorio di San Giovanni Battista, a pochi metri dalla grande Basilica della Madonna della Salute, è stato celebrato il battesimo di Santa Giuseppina Bakhita, suora canossiana giunta a Venezia dal Darfur (Sudan Occidentale), dopo una drammatica e complessa vicenda di vita, che la condusse a conoscere il Signore e sceglierlo come unico e vero “Paròn” (come la stessa santa diceva in dialetto veneto), un padrone che in realtà è Padre e desidera il bene e la libertà dei suoi figli.

Nella piccola chiesa si conserva ancora il fonte dove l’allora Patriarca e cardinale Domenico Agostini le amministrò i Sacramenti dell’iniziazione cristiana, il 9 gennaio 1890. A quei tempi il convento dei Catecumeni era abitato e curato dalle suore Canossiane, per cui Giuseppina Bakhita chiederà di essere ammessa tra le novizie nel 1893. Sarà il nuovo Patriarca, Giuseppe Sarto (il futuro San Pio X) a confermare questo suo desiderio, dicendole: «Pronunciate i santi voti senza timori. Gesù vi vuole, Gesù vi ama. Voi amatelo e servitelo sempre così». Vivrà e lavorerà in molte case delle Canossiane, in particolare a Schio, dove abitò per 45 anni e dove si spense l’8 febbraio del 1947.

L’oratorio e il convento dei Catecumeni furono fondati dalla Serenissima Repubblica di Venezia nel 1557: si trattava di un ostello per i prigionieri di guerra gli schiavi non cristiani che desideravano affrancarsi dalla loro condizione abbracciando il cattolicesimo. Per questo motivo erano dunque “catecumeni”, cioè in formazione verso il battesimo. Per questo motivo la chiesa è dedicata a San Giovanni Battista e la pala d’altare, di Leonardo Bassano, raffigura il Battesimo del Signore.