A quale età viene l'Alzheimer? A che cosa è dovuto? Ci sono farmaci per l'Alzheimer? Ne abbiamo parlato con il neurologo sammarinese Dario Manzaroli
In Italia sono circa 492.000 le persone che soffrono della malattia di Alzhaimer, ma si stima che siano circa 3 milioni le persone direttamente o indirettamente coinvolte nella cura dei loro cari.
Di Alzheimer si sente molto parlare ora. Prima non esisteva?
«Occorre innanzitutto considerare dei semplici dati demografici: la mortalità infantile qui è praticamente azzerata, e l'aspettativa di vita è aumentata, situandosi intorno agli 80 anni. Quindi le malattie correlate con invecchiamento ora sono più frequenti. Poi oggi c'è la possibilità di fare più diagnosi.»
L'essere umano è connesso all'ambiente
Quali sono le cause dell'Alzheimer?
«Non sono note, ma ci sono diverse ipotesi. Si parla di predisposizione genetica, di inquinamento, di alimentazione, anche di farmaci, ma non ci sono correlazioni certe, nonostante i grandi sforzi della ricerca negli ultimi anni.
Sicuramente possiamo dire che registriamo un aumento dei casi e quindi che c'è un rapporto con l'ambiente e gli stili di vita. Comunque, in senso lato, non c’è una malattia che non sia correlata con l’ambiente. Crediamo di essere fuori dalle regole della natura, ma non lo siamo. Basti pensare al cambiamento climatico e ai suoi effetti, agli sconvolgimenti sull'ecosisema, sui nuovi tipi di piante che crescono in una zona, e sui differenti microorganismi da cui sono abitate, sui differenti batteri...».
A quale età insorge l'Alzheimer?
«La maggior parte dei casi insorge intorno ai 60-65 anni anche se ci sono dei casi di Alzheimer precoce.»
Ci sono delle cure?
«Le cure cercano di rallentare il processo degenerativo, ma purtroppo non ci sono cure in grado di arrestarlo. Si cerca di intervenire in maniera sintomatica con antidepressivi, farmaci per il sonno. In particolare si usano farmaci che riducono il degrado dell'acetilcolina, un neurotrasmettitore particolarmente carente in questa malattia.»