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20 Luglio 2023

Educare i figli al perdono

Come superare le liti in modo non violento?
Educare i figli al perdono
Foto di ©Mediaphotos
Educare alla pace significa educare a molti valori diversi, tra questi assume un ruolo importantissimo il perdono.
La pace racchiude valori che la compongono come un puzzle, tra questi: rispetto, gentilezza, cooperazione, creatività, giustizia, relazione, solidarietà, nonviolenza, condivisione e perdono. L’etimologia della parola perdono nasce dal latino per-donare, che significa donare completamente senza condizioni. Il perdono è un atteggiamento che nasce all’interno di un processo di crescita della persona dove l’obiettivo è quello di ristabilire un proprio equilibrio: «Perdono perché questo fa bene a me, rimanere nella rabbia e nel risentimento non fa male all’altro ma a me stesso».

Nelson Mandela diceva che provare risentimento è come bere veleno sperando che ciò uccida il nemico. Partendo da questa consapevolezza diventa importante perdonare prima come atto d’amore nei confronti di se stessi, per quello che si prova e che fa del male, come rancore e vendetta.
Il perdono è legato all’idea olistica di interconnessione, dove l’umanità è legata ed interrelata, dove siamo in grado di sentire l’altro quando siamo empatici. Il perdono non è debolezza, chi perdona è coraggioso, può sentire gli altri empaticamente, perdonare non significa non reagire ma agire spinto dalla consapevolezza.

Come educare il bambino al perdono? Ricordando in primis che l’adulto è un modello, con il suo atteggiamento trasmette valori: se i bambini vedono degli adulti capaci di perdonare imiteranno questo tipo di comportamento, più lo vedono e più interiorizzeranno che questo valore è realmente importante. L’adulto può inoltre comunicare il valore del perdono nei dialoghi quotidiani, a casa e a scuola, evidenziando al bambino quando sceglie il perdono, stimolandolo a perdonare, chiedendogli se ha perdonato, riflettendo insieme a lui su questo importante valore.
Imparare a perdonare quindi per vivere meglio, contrariamente a quello che può apparire chi è capace di perdonare è forte, inoltre come ricordava il Dalai Lama: «Compassione e perdono sono le risorse necessarie per vivere la vita all’insegna della pace e del successo».

Le radici del perdono

Il perdono abbraccia un concetto dei Maia “In lak’ech”, che significa “io sono un altro te, tu sei un altro me”, così come il concetto sudafricano di “Ubuntu” per cui si è persona attraverso le altre persone, siamo esseri umani solo attraverso l’umanità dell’altro, “io sono perché voi siete e voi siete perché io sono”. Nelson Mandela ha lottato contro l’odio generato dalla segregazione razziale basandosi su questo principio africano: «I am because we are», «Io sono perché noi siamo», perché l’umanità di ciascuno è interrelata a quella degli altri e al mondo.