Venerdì 12 e sabato 13 dicembre un convegno per riflettere su obiezione di coscienza e disarmo. Il Presidente Matteo Fadda: «La guerra non è un male necessario». In scena anche lo spettacolo teatrale "La Scelta".
Al via oggi e domani 13 dicembre 2025
a Rimini il Convegno
INNESCHI. Scintille che generano la pace.
Dalla leva ai corpi civili di pace. Sabato mattina verranno consegnati i riconoscimenti ai vincitori e alle vincitrici del Concorso
“INNESCHI – Quando l’arte genera la pace”. Nel pomeriggio, il focus si sposterà sui gruppi tematici: verranno presentati gli esiti dei lavori, preceduti per ogni gruppo da un'introduzione specifica.
Antonio quasi 50 anni fa ha scelto di autoridurre la durata del proprio servizio civile sostitutivo della leva per equipararla a quella del servizio militare;
Giovanni e Andrea negli anni novanta sono partiti, con un atto di disobbedienza alla legge che non prevedeva l’espatrio per gli obiettori di coscienza, per la guerra in ex Jugoslavia, convinti che la Pace si potesse costruire senza armi; Anna ha trascorso le sue vacanze estive in un campo profughi; Luca vive in una casa per senza dimora, Martina con le vittime di tratta, Giulia con i bambini disabili: piccole storie di disobbedienza civile, impegno civico, amore per l’umanità e costruzione delle Pace.
Queste
scintille di pace che rappresentano 50 anni di cammino, convergeranno a Rimini venerdì 12 e sabato 13 dicembre nel convegno
INNESCHI- scintille che generano la pace, organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII , Sala Manzoni Via IV novembre 37
Un laboratorio di pace
Due giorni di testimonianze incontri, gruppi di lavoro, arricchiti dalla presenza tante persone impegnate nelle associazioni, nel mondo politico, nell’arte e nella società civile: il Convegno è l’occasione per approfondire, a partire da voci autorevoli, il momento storico che stiamo vivendo, riscoprendoci come attori capaci di generare “inneschi” di cambiamento.
«C’è il desiderio di portare avanti un confronto su obiezione di coscienza, leva obbligatoria e volontaria, alternative credibili e praticabili,
spiega Matteo Fadda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Oltre la logica del riarmo
Il convegno nasce in un contesto delicato, per contrastare una narrazione sempre più diffusa. «Sembra che l’opinione pubblica sia spinta a credere che la guerra sia un male necessario e inevitabile, per cui diventa un obbligo armarsi e prepararsi per garantire la sicurezza. Ma non è così», dichiara Fadda.
Il Presidente richiama la nota di questi giorni della CEI
Educare a una pace disarmata e disarmante, «che ci dà un messaggio controcorrente nitido e chiaro: è la stessa realtà della guerra a essere inaccettabile.
Educare alla pace attraverso i conflitti, promuovere il disarmo e porre vincoli sull’export di armi e di obiezione bancaria, il servizio civile come difesa civile non armata e come attuazione dei principi costituzionali: questi i temi che Tratteremo nel Convegno, dal quale ci auspichiamo nascano azioni concrete, perché i civili devono essere protagonisti nella trasformazione dei conflitti».
Teatro e impegno civile
La due giorni non sarà solo dibattito teorico. Nella serata di venerdì 12 dicembre andrà in scena “LA SCELTA”, lo spettacolo di Marco Cortesi e Mara Moschini. La rappresentazione porta sul palco storie reali di coraggio in tempo di guerra, invitando il pubblico a riflettere sul peso e sul valore delle decisioni personali di fronte alla violenza.
Come partecipare
Il convegno è aperto a tutti: cittadini, scuole, amministrazioni locali e associazioni. L’auspicio degli organizzatori è che da queste giornate nascano azioni concrete, affinché i civili possano diventare veri protagonisti nella trasformazione dei conflitti.
Scarica il programma completo ed iscriviti:
50anni.apg23.org/convegno
Per informazioni:
50anni@apg23.org
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