Topic:
17 Aprile 2024

Le donne Rom acquistano una nuova libertà

Lavoro, formazione e libertà per alcune delle persone più discriminate
Le donne Rom acquistano una nuova libertà
Il progetto si chiama "Tejiendo caminos" (Tessendo sentieri) e sta portando un cambiamento positivo nelle donne rom e nelle loro famiglie a Guadalajara in Spagna. A marzo il progetto ha ricevuto anche un premio, che è stato ritirato proprio dalle donne rom, che si sono trasformate da persone emarginate a protagoniste.
Quando Arturo Mottola e sua moglie Vicky Garnica sono arrivati nel 2020 a Guadalajara in Spagna, ben presto si sono resi conto che anche in quella terra il popolo rom era stigmatizzato. 
«Chiedendo in giro abbiamo capito che erano 15 anni che non si faceva nulla per il popolo rom» spiega Arturo, che insieme alla moglie Vicky fa parte della Comunità Papa Giovanni XXIII. Arturo e Vicky vivono la dimensione della casa famiglia e prima di approdare in terra spagnola sono stati missionari in Cile, Bolivia, Argentina.
A Guadalajara Arturo lavora per la Caritas diocesana e segue la pastorale per le famiglie rom della zona. È lui il coordinatore di Tejiendo caminos, un progetto pensato per loro: «L’obiettivo del progetto Tejiendo caminos è quello di affiancare le donne rom per aiutarle a diventare sempre più protagoniste delle loro vite. Queste donne appartengono a una delle categorie più discriminate – spiega Arturo. Non solo fanno parte di un popolo emarginato, ma spesso sono discriminate anche all’interno delle loro famiglie, vivendo all’ombra del marito». Il progetto, promosso da Caritas e cofinanziato dall’Unione Europea, promuove percorsi di inserimento sociale per le donne rom. 
«Grazie al progetto riusciamo ad offrire percorsi personalizzati con attività di formazione, laboratori di cucina, di zumba, ecc. Lavoriamo con le famiglie rom che vivono in un quartiere abbastanza difficile, andiamo a trovarli a casa, parliamo con loro davanti a un caffè: è fondamentale creare una relazione con loro, per capire i bisogni che hanno, le fatiche e le sfide che stanno affrontando. È già il quarto anno che presentiamo questo progetto e viene sempre accettato».

Un premio per il progetto Tejiendo caminos

Oltre al finanziamento, quest’anno il progetto Tejiendo caminos ha ottenuto un altro importante riconoscimento: lo scorso 8 marzo, proprio in occasione della giornata internazionale della donna, alcune donne rom sono salite sul palco a Quintanar del Rey, nella provincia di Cuenca in Spagna, per ritirare un premio che la Junta de Comunidades de Castilla -la Mancha ha deciso di destinare al progetto Tejiendo caminos.
«Quando mi hanno comunicato che dovevo andare a ritirare il premio mi sono rifiutato e ho insistito affinché fossero proprio loro, le donne, a ritirarlo – racconta Arturo. Ne hanno parlato anche le TV e le radio locali, intervistando alcune di loro: una bella rivincita!». 

Come il progetto ha cambiato le donne

Ascoltando le interviste che hanno rilasciato alcune delle donne rom coinvolte nel progetto, si ha davvero la sensazione che Tejiendo caminos stia cambiando la vita di molte di loro.
Maria Jesus Cortez Varga ha 35 anni e 5 figli: «Mio marito è giovane e molto maschilista, però grazie al progetto di Tejiendo Caminos, in casa siamo un po’ più liberi. In questi ultimi 3 anni, cioè da quando sono coinvolta nel progetto, ci sono cose che non credevo di poter fare e invece, grazie al progetto, le sto portando avanti molto bene. Ad esempio, rispetto a un un mio impegno lavorativo, mio marito adesso è un po' più aperto, infatti grazie al progetto ho lavorato in Comune, mi occupavo dei giardini e in questa esperienza mi sono sentita molto bene. Purtroppo molte donne come me non sono potute andare a scuola: il mio sogno è di fare un corso di taglio e cucito, forse grazie al progetto riuscirò a farlo e chissà, magari da lì potrò tirar fuori un lavoro. Il tema della tecnologia è molto importante, io non ne sapevo nulla, ora, grazie al progetto, ora riesco a usare un po’ il computer. Mi piacerebbe imparare ancora di più, perché potrei gestire un negozio di spedizione e aiutare a mia volta altre donne rom o di altre razze». 

Un progetto che incide anche sulla mentalità

L’impatto di Tejiendo caminos è molto profondo perché non sta solo dando opportunità formative o lavorative, ma sta creando nelle donne una nuova mentalità: «Ho 5 figli di età diverse –racconta Maria Jesus. Il più grande ha 18 anni, poi ho due figlie di 15 e 12 anni, poi altri due maschietti di 6 e un anno. Mia figlia di 15 anni non vive con me, perché si è sposata e diventerà presto mamma. L’altra figlia, che ha 12 anni, vive ancora con me. In casa l’ambiente è ancora molto maschilista, ma io cerco di dare la stessa uguaglianza sia ai figli maschi che alle femmine, perché anche a scuola glielo insegnano e le figlie stesse lo insegnano a noi. Sento che grazie a questo progetto possiamo migliorare e invito anche altre donne a venire con noi, le accoglieremo con molto affetto». 

«Ho scoperto capacità che non pensavo di avere»

Attraverso le varie attività del progetto le donne acquisiscono nuove competenze e una più grande consapevolezza. Maria Munoz Sanchez, ha 51 anni e una figlia di 34 anni. «Mio marito era molto maschilista, aveva la mentalità  di una volta, con una legge molto rigida. Il progetto mi ha aiutata ad uscire di casa, a mettermi in relazione con altre persone, mi ha fatto sentire più libera, mi ha aiutato in molti aspetti. Ho lavorato facendo le pulizie nei progetti di inserimento lavorativo del Comune, nella Caritas. Ho scoperto delle capacità che non pensavo di avere. Adesso la cultura gitana è cambiata molto, non è più così chiusa come prima, quando le donne dovevano rimanere chiuse in casa, a cucinare e a prendersi cura dei figli. Anni fa l’educazione aveva regole molto rigide, per esempio le ragazze rom dovevano imparare a pulire la casa e a cucinare perché ci sposavamo giovani e dovevamo prepararci. Ora tutto questo è cambiato. Alle altre donne rom dico che non dobbiamo rimanere così recluse: è importante mettersi in relazione con altre persone. Pur mantenendo il rispetto verso il marito, come facciamo tutte, bisogna provare a fare progetti, a sentirsi più libere, per esempio se le donne vogliono andare in un bar a prendersi un caffè, o uscire a fare una passeggiata o a chiacchierare, che si uniscano al progetto Tejendo Caminos