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5 Agosto 2023

Mamma, da grande vorrei...

Come porsi di fronte alle ambizioni dei figli
Mamma, da grande vorrei...
Foto di mtrlin
I bambini spesso danno in dono agli adulti dei grandi sogni per il loro futuro. Come accogliere e rispondere a questi sogni? Come essere adulti che sanno stimolare e non spegnere l'entusiasmo?
Ecco l’inizio di un dialogo tra una mamma e i due figli, uno di 6 e uno di 9 anni: «Da grande vorrei essere una veterinaria!», «Io vorrei fare l’inventore e salvare gli animali in via d’estinzione! Mamma, è possibile fare questi due lavori?». A molti genitori sarà successo che il figlio o la figlia comunichi il desiderio di fare qualcosa da grande, che magari agli occhi dell’adulto appare troppo lontano o troppo difficile da raggiungere.

Di fronte a questo desiderio espresso i genitori, più in generale gli adulti di riferimento, possono rispondere in modi diversi: smontando il sogno, dicendo che è difficile, troppo complesso, oppure sostenendolo: «Che bello, sono felice che tu abbia un sogno! È un desiderio bellissimo!» Scegliere la seconda strada significa accogliere e sostenere il dono di un’aspirazione, non reprimerla, ma fortificare nel bambino la speranza che con l’impegno si potrà raggiungere. L’adulto rafforza in questo modo l’autostima del bambino, gli dà la possibilità di sognare e sperare che questo sogno si possa avverare. Può succedere che invece gli adulti, sia genitori che insegnanti, siano più pompieri che incendiari, andando a spegnere “il fuoco dei sogni” al posto di stimolare, rafforzare, far sentire al bambino che è bello avere delle aspirazioni da raggiungere, degli obiettivi. Non importa se poi questi nella vita cambieranno ma ciò che conta è sentire questa forza che spinge ad andare oltre, avanti in una direzione.

Non bloccate l’ambizione dei vostri bambini

I bambini iniziano fin dalla scuola materna ad avere dei sogni, ad esprimere cosa vorrebbero fare nella vita, li riproducono nel gioco, si travestono, immaginano di fare il medico, il veterinario, il muratore, il cuoco... Da questi giochi poi può nascere una passione, i sogni crescono e si modificano. Più l’adulto dona al bambino libertà di pensiero e lo rafforza, più si sentirà libero di prendere la sua strada. Un primo passo avviene nell’adolescenza, tappa in cui si sceglie la scuola superiore, passo importante, frutto di un cammino di dialogo con gli adulti che negli anni hanno rafforzato o meno la coscienza di sé, i sogni, le passioni. 

Lo psichiatra Paolo Crepet scrive che l’ambizione è una molla, motore, carburante, non ostacolo nel limite. Importante è avere il coraggio di credere nei figli, nella loro determinazione come specchio delle ambizioni. Misconoscere l’ambizione significa azzerare le forze propulsive di un’esistenza e impedire ai giovani di decollare. L’educatore è come un istruttore di volo, l’ambizione sono le piume per volare, il controllo ossessivo e la svalorizzazione è come piombo sulle ali.