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10 Gennaio 2020

Vangelo di domenica 12 gennaio (Mt 3, 13-17)

Gesù non si presenta nella sua potenza ma si presenta nella sua umiltà. La gente lo riconosce in quella umiltà profonda in cui è mentre riceve il battesimo di Giovanni
Vangelo di domenica 12 gennaio (Mt 3, 13-17)
Vangelo della domenica: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
Dal Vangelo di Matteo (Mt 3, 13-17)

Commento al Vangelo di domenica 12 gennaio 2020

Gesù è uno in mezzo agli altri ed è come gli altri, cioè non si presenta nella sua potenza ma si presenta nella sua umiltà. La gente lo riconosce in quella umiltà profonda in cui è mentre si reca da Giovanni per ricevere il battesimo che, rispetto al popolo, è un atto di giustizia.
 «…conviene che adempiamo ogni giustizia». È come se Gesù avesse detto: «Io sono parte dell'umanità che è nel peccato, e il peccato dell'umanità è anche mio. Non mi distaccherò mai dall'umanità ed anche se l'umanità mi ucciderà, io fino alla fine porterò la mia salvezza». Ci state anche voi a fare così?
 
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