Topic:
19 Settembre 2021

Vangelo di domenica 19 settembre: Chi è il più grande?

Nella nuova creazione iniziata da Cristo, se uno vuol essere il primo deve essere l'ultimo e il servo di tutti. Oggi abbiamo bisogno di profeti sul piano pratico nel campo industriale, nell'economia, nel commercio.
Vangelo di domenica 19 settembre: Chi è il più grande?
Foto di Anna Stocco
Vangelo della XXV domenica del Tempo Ordinario - Anno B: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Dal Vangelo di Marco (Mc 9, 30-37)

Commento al Vangelo del 19 settembre 2021
(XXV domenica del Tempo Ordinario - Anno B)

Il figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini. Giuda, uno degli apostoli, lo consegnerà. Gli uomini lo uccideranno. Ma una volta ucciso risusciterà dopo tre giorni.
Gli apostoli hanno individuato il messia: lo vogliono però come il salvatore, il liberatore, il trionfatore. Essi non riescono proprio a capire ciò che dice Gesù. Ciò che dice Gesù è per il momento incomprensibile per loro, ma non hanno il coraggio di chiedere spiegazioni. L’incapacità di capire è causata dal progetto che essi avevano su Gesù.
Nella nuova creazione iniziata da Cristo, se uno vuol essere il primo deve essere l’ultimo e il servo di tutti. L’imprenditore dovrebbe essere il servo di tutti i suoi operai, servo intelligente che desume i criteri operativi dalla realtà del corpo mistico di Cristo e li porta avanti nonostante le leggi del mercato, inventando nuovi modelli operativi nel rapporto tra il datore di lavoro e i lavoratori, tra la fabbrica e la società. Oggi abbiamo bisogno di profeti sul piano pratico nel campo industriale, nell'economia, nel commercio. Ricordatevi però che i profeti sono sempre martiri, e i monumenti normalmente glieli fanno dopo averli uccisi!
Leggi le letture e le meditazioni di ogni giorno su Pane Quotidiano