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3 Gennaio 2020

Vangelo di domenica 5 gennaio (Giovanni 1, 1-18)

Che bello lasciarci possedere completamente dalla luce di Cristo e giudicare ogni fatto della storia secondo questa luce!
Vangelo di domenica 5 gennaio (Giovanni 1, 1-18)
Foto di Artitcom
Vangelo della domenica: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
Dal Vangelo di Giovanni (Gv 1, 1-18)         

Commento al Vangelo di domenica 5 gennaio 2020

Gesù è la parola creatrice di Dio che già esisteva all’inizio (in principio) del tempo. Esisteva senza un inizio, senza una fine: un modo di essere fuori dalla dimensione del tempo che invece ha un inizio e una fine. Lògos, cioè parola, in greco significa emissione, derivazione, filiazione, espressione, manifestazione. Il figlio di Dio è l’ultima e completa manifestazione di Dio: è la parola di Dio incarnata. L’Unigenito del Padre, esistente da sempre come tale, ha preso in sé la natura umana ed è diventato uomo, pur rimanendo Dio. Tutto è stato creato per mezzo del Verbo. In lui c’è pienezza di vita da sempre; questa vita è diventata luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo e l’umanità in quanto tale.
Che bello lasciarci possedere completamente dalla luce di Cristo e giudicare ogni fatto della storia secondo questa luce, immergendoci nella storia della vita dei nostri fratelli, nelle loro difficoltà, in modo tale che la loro situazione entri nel nostro cuore.
Solo la luce di Cristo ci illumini!
 
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