Vangelo della IV domenica di Avvento - Anno C: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Dal Vangelo di Luca (Lc 1, 39-45)
Commento al Vangelo del 19 dicembre 2021
(IV domenica di Avvento - Anno C)
Maria vergine va da Elisabetta e avviene l’incontro tra lei e il bambino che Elisabetta portava in seno ormai da sei mesi. Lei, piena di Spirito Santo, appena vede Maria esclama: «Da dove viene questo dono così grande, che la madre del mio Signore venga a me?». In quella sua parente molto più giovane di lei, una ragazzina, Elisabetta vede la madre del Signore, il suo Dio; infatti il termine greco usato,
Kyrios, traduce la parola ebraica Jahvé, che vuol dire: «Il mio Signore, il mio Dio».
In altre parole Elisabetta dichiara Maria Madre del suo Dio. Inoltre dichiara Maria beata perché si è abbandonata in Dio e ha creduto totalmente a lui.
«Beata colei che ha creduto all’adempimento della parola del Signore». Maria è beata perché è liberamente e consapevolmente nel progetto di Dio. Infatti aveva detto all’Angelo: «Ecco, sono la serva del Signore, si faccia di me secondo la tua parola» (Lc 1,38).
Tutte le volte in cui diciamo di sì alla volontà del Padre il mondo va avanti nella salvezza.
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