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15 Agosto 2023
Ultima modifica: 24 Agosto 2023 ore 10:17

Vangelo 15 agosto: «Benedetta tu fra le donne»

Ogni volta che io dico: «Eccomi», entro in un nuovo spazio di vita; vivo tutto il mio amore a Dio e tutto il mio amore al prossimo, tutta la libertà da me stesso.
Vangelo 15 agosto: «Benedetta tu fra le donne»
Foto di un dipinto di Andy Perez
Vangelo della festa di Maria Assunta in Cielo: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi.
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. 
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua. 
 
Dal Vangelo di Luca (Lc 1, 39-56)

Commento al Vangelo del 15 agosto 2023: Assunzione della B.V. Maria

«L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio». Perché tanta gioia? Maria comprende di essere un nulla al di fuori di Dio. Lei sente di appartenere agli anawim, i poveri di Jahvè. Maria contempla le grandi cose che ha fatto in lei il Signore, è piena di grazia, perciò nella libertà piena. Innamorata di Dio per cui ne vede la santità, Maria, bellissima creatura che tiene lo sguardo fisso sul papà per compiere i suoi comandi di Padre, è pronta a dire: «Eccomi, eccomi»!
Ogni volta che io dico: «Eccomi», entro in un nuovo spazio di vita; vivo tutto il mio amore a Dio. Entro così in un ambito nuovo, dove io vengo provocato a far esplodere di più il mio amore a Dio e tutto il mio amore al prossimo, tutta la libertà da me stesso, tutta la libertà dal mio schema, dalla mia comodità. Allora entro in una fase nuova. Nell’obbedienza a Dio l’uomo lascia se stesso per ritrovare se stesso nella sua più profonda autenticità, nella sua identità più profonda. 
 
Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui