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30 Marzo 2024

​San Leonardo Murialdo

Il 30 marzo si ricorda l'apostolo degli operai
​San Leonardo Murialdo
«Carità è guardare e dire il bello di ognuno, perdonare di cuore, avere serenità di volto, affabilità, dolcezza»
Nato a Torino il 26 ottobre 1828 da una famiglia di ricchi banchieri, studiò presso gli Scolopi a Savona; si laureò in teologia alla Regia Università di Torino. Ordinato sacerdote nel 1851, nel 1857 accettò di dirigere l’Oratorio di San Luigi, fondato da don Bosco alla periferia della città. Nel 1866 divenne rettore del Collegio Artigianelli di Torino, un'istituzione religiosa per l'assistenza di ragazzi poveri ed abbandonati. Il 19 marzo 1873 fondò la Congregazione di San Giuseppe, il cui fine apostolico fu, fin dall’inizio, la formazione della gioventù, specialmente quella più povera e abbandonata. Promosse un Ufficio di Collocamento cattolico (1876) e inaugurò una Casa Famiglia per operai (1878). Fondò una Cassa di Mutuo soccorso (1879), un dopolavoro (1878), l'Opera dei Catechismi serali per giovani operai (1880), la Lega del Lavoro (1899). Morì, a causa di una polmonite, il mattino del 30 marzo 1900. Beatificato da Paolo VI nel 1963 è stato da lui canonizzato il 3 maggio 1970. Viene ricordato il 30 marzo.

Denunciò lo sfruttamento dei giovani lavoratori

Leonardo Murialdo è definito l’apostolo della gioventù operaia e del movimento sociale cattolico, ed è fiorito anche lui a Torino nell’Ottocento come il Cottolengo, don Bosco e molti altri. Per estrazione sociale e per preparazione avrebbe potuto intraprendere una carriera ecclesiastica invidiabile, ma preferì aiutare i poveri, incarnando perfettamente lo spirito della Rerum novarum di Papa Leone XIII. Visse in un’epoca segnata da forti contrasti sociali, creati dall'industrializzazione nascente e dal disagio delle classi sociali più povere. Tra le iniziative a favore dei giovani studenti e operai il Murialdo promosse l'apertura di una struttura, pioniera delle moderne case famiglia, per ospitare coloro che non avevano la possibilità di pagarsi una camera in albergo.
Nonostante la mole enorme di iniziative era un prete semplice, gioioso nella sua missione. Basta leggere alcune frasi tratte dai suoi scritti: «Dio mi ama. Che gioia! Dio mi ama di amore eterno, personale, gratuito, infinito e misericordioso. Egli non si dimentica mai, mi segue e mi guida sempre. Lasciamoci amare da Dio!».
Nel 1892 denunciò lo sfruttamento dei giovani lavoratori, presentando un progetto di riforma che prevedeva l’obbligo scolastico fino ai quattordici anni, l’abolizione del lavoro notturno, il riposo festivo, la giornata lavorativa di otto ore. Un’attività intensa come quella del Murialdo trovava forza nella preghiera e nella consapevolezza di essere amati da Dio. Scrisse: «L’uomo che prega è il più potente del mondo». Con queste sintetiche parole Papa Benedetto XVI ha descritto perfettamente san Leonardo Murialdo: «Amore di Dio e amore a Dio: fu questa la forza del suo cammino di santità, la legge del suo sacerdozio, il significato più profondo del suo apostolato tra i giovani poveri e la fonte della sua preghiera. San Leonardo Murialdo si è abbandonato con fiducia alla Provvidenza, compiendo generosamente la volontà divina, nel contatto con Dio e dedicandosi ai giovani poveri».