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9 Giugno 2024

Beata Anna Maria Taigi

Il giorno 9 Giugno si celebra la beata madre di famiglia
Beata Anna Maria Taigi
«Amiamo Dio e serviamolo con fedeltà; siamo uniti a Lui e non dubitiamo di nulla.»
Anna Maria Riannetti nacque a Siena nel 1769, si trasferì all’età di 6 anni a Roma. Nel 1789 si sposò con Domenico Taigi. Ebbero 7 figli, dei quali 3 morirono in tenera età. Era madre di famiglia esemplare e nello stesso tempo una mistica. Nel 1808 divenne terziaria laica dell’ordine secolare Trinitario, proclamandosi umile serva della Santissima Trinità. Fino alla fine dei suoi giorni fu accompagnata da una sorta di sole luminoso nel quale poteva leggere gli avvenimenti passati, presenti e futuri.
Anna morì il 9 giugno del 1837, dopo 7 mesi di acute sofferenze e di grandi tribolazioni spirituali, all’età di 68 anni. A 18 anni dalla sua morte, durante la riesumazione del suo corpo, si scoprì che per tutto quel tempo era rimasto intatto e in stato di perfetta conservazione, come se fosse stata sepolta 24 ore prima. Fu beatificata da papa Benedetto XV il 30 maggio 1920 ed i suoi resti sono conservati nella chiesa romana di san Crisogono. La liturgia la ricorda il 9 giugno.

Questa donna che ha condotto una vita nella più banale realtà quotidiana, vedeva una luce dolce e brillante, in forma di cerchi, visibile soltanto a lei, che chiamava “sole”. «È uno specchio, quello che ti mostro, che serve per farti comprendere il bene e il male», le dichiarò il Signore. In esso conobbe, per il bene del prossimo o per l’utilità della Chiesa, avvenimenti accaduti lontano o anche avvenimenti futuri. Nessuno degli eventi predetti da Anna Maria fu smentito dai fatti. Lei accettò questa manifestazione soprannaturale con umiltà, e se ne servì esclusivamente per il prossimo. Qualunque fossero le sue occupazioni, ad Anna Maria capitava improvvisamente di essere rapita al mondo materiale e trasportata nelle più alte sfere spirituali, diventando insensibile a tutto ciò che la circondava. Queste estasi erano così frequenti che Anna Maria, ben consapevole dei suoi doveri di moglie e di madre, si trovava a volte costretta a dire: «Signore, lasciatemi in pace; sono madre di famiglia!».
Il marito di Anna Maria, Domenico, non pose ostacoli alla grande avventura spirituale che sua moglie visse. All’età di 92 anni lasciò questa dichiarazione sulla moglie al processo di beatificazione: «Accadeva spesso che al mio ritorno a casa la trovassi piena di gente. Immediatamente ella si congedava da tutti, fossero anche una nobildonna o un prelato, per prendersi cura di me con sollecitudine amorosa. Spesso tornavo a casa stanco, di malumore e irascibile ma lei sempre sapeva addolcirmi e rallegrarmi».
Anna Maria ha trovato la santità nella condizione matrimoniale; non fu infatti né martire, né vedova e Benedetto XV l’ha proclamata beata col titolo di “madre di famiglia”. Lei che si lasciò trasfigurare da una profonda unione interiore con Dio, che non faceva nulla senza il consenso del marito, non tralasciava i suoi doveri ed era attenta ai poveri e ad ogni persona che incontrava, ricordi ad ognuno di noi che siamo fatti per essere tutti di Dio in qualsiasi stato di vita.