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11 Aprile 2024

Beata Elena Guerra

L'11 aprile si ricorda l'apostola dello Spirito Santo
Beata Elena Guerra
«La povera serva dello Spirito Santo coglie tutte le occasioni per diffonderne il culto»
Elena nasce a Lucca il 23 giugno 1835 da genitori appartenenti alla nobiltà locale. 
A 19 anni è infermiera tra i colerosi di Lucca e a 22 l’aggredisce un male che la terrà per quasi otto anni a letto. Fonda nella città natale la Congregazione delle Suore Oblate dello Spirito Santo, riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa nel 1882. Per un ritorno alla devozione allo Spirito Santo, scrive molte volte a papa Leone XIII, andrà anche in udienza da lui il 18 ottobre 1897 ed ottiene un importantissimo sviluppo della dottrina cattolica sullo Spirito Santo.
La morte di Leone XIII, avvenuta nel 1903, segna la fine delle attività della beata, ma non per sua volontà ma per volontà del Signore che la voleva non più come profeta ma come "vittima di amore e di espiazione". Muore l’11 aprile 1914. Il suo corpo è sepolto a Lucca.
Fu beatificata nel 1959 da papa Giovanni XXIII con il titolo di Apostola dello Spirito Santo. Viene ricordata dalla liturgia il giorno della sua nascita al cielo, cioè l'11 aprile.

Si spese per diffondere la devozione allo Spirito Santo

Profondamente rattristata al pensiero che la maggior parte dei cristiani trascurava la devozione allo Spirito Santo, Elena avvertì l'esigenza di pubblicare articoli per sensibilizzare l'opinione pubblica e ricondurre tutti i fedeli verso la conoscenza e l’amore per lo Spirito Santo. In suo onore istituì gruppi di preghiera e scrisse manuali di devozione. Si adoperò moltissimo per diffonderne la devozione tra il clero e i fedeli, tanto che inviò una decina di lettere a papa Leone XIII perché non esitava ad insistere per un’attività più intensa e organizzata in vista del rinnovamento della faccia della terra nello Spirito Santo. Per le amabili insistenze di Elena, papa Leone XIII scrisse tre documenti sullo Spirito Santo: la Lettera Apostolica Provida matris caritate, del 5 maggio 1895, per raccomandare a tutti i cattolici la novena allo Spirito Santo in preparazione alla festa di Pentecoste; l'Enciclica Divinum illud munus, del 9 maggio 1897, una vera summa teologica sullo Spirito Santo, e una lettera ai vescovi Ad fovendum in christiano populo, del 1902, in cui ricordava che la novena di Pentecoste doveva essere obbligatoriamente celebrata tutti gli anni.
Se osserviamo il rigoglio di movimenti carismatici che nel ventesimo secolo si sono diffusi nel mondo, possiamo constatare come la voce di Leone XIII, sollecitata da Elena, sia stata veramente ascoltata. Personalmente sempre docilissima alle ispirazioni della grazia, nelle regole dell'Istituto da lei fondato scrisse: «Le suore lascino allo Spirito Santo la direzione del pensiero e delle opere e opereranno la loro santificazione». 
Elena non ha esitato ad indicare come sorgente di rinnovamento alla Chiesa del suo tempo, e di ogni tempo, la riscoperta ed il ritorno allo Spirito Santo che silenziosamente dirige i fedeli nella storia nel nome di Cristo; Spirito che viene in aiuto alla nostra debolezza e prega in noi con gemiti inesprimibili (Rom 8,26) e nel quale «viviamo, ci muoviamo e siamo» (At 17,28).