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9 Settembre 2022

Come rendere più forti i bambini

Sviluppare la resilienza
Come rendere più forti i bambini
Foto di Wolfstatze da Pixabay
Oggi si sente parlare spesso di resilienza, l'abilità di rispondere positivamente alle avversità trovando nuove soluzioni generatrici di cambiamento. Come allenare questa capacità?
Questi ultimi anni possono essere definiti per molti “un grande esercizio di resilienza”, in quanto caratterizzati dalla gestione di molteplici emozioni, situazioni nuove e difficili. Molte persone che hanno dovuto affrontare cambiamenti hanno esercitato la propria resilienza ovvero la capacità di assorbire un urto senza rompersi.

La resilienza può essere allenata

La resilienza non è innata, ma può essere allenata ed educata quotidianamente. Come? Evitando l’iperprotezione, cioè di di allontanare il bambino da qualsiasi problema, dandogli invece gli strumenti per affrontare la difficoltà, fiduciosi nelle sue capacità.
Nella relazione con i figli nel dialogo quotidiano: parlare delle esperienze vissute, chiedere non semplicemente «come è andata oggi?», domanda che genera spesso risposte brevi e prive di significati profondi, ma «come ti sei sentito in quello che oggi hai vissuto? Cosa hai provato?».Dare un nome alle emozioni, conoscerle, sentirle parte di sé, non come qualcosa di sbagliato. Far emergere gli aspetti positivi di quanto vissuto per parlare di come l’esperienza ha fatto crescere in sé nuove consapevolezze. Educare alla resilienza inizia con l’aiutare il bambino a gestire le emozioni generate dalle sfide in modo positivo.

Dare nome alle emozioni, ma anche aiutare gli altri ed essere creativi

Altri aspetti che implementano questa capacità sono: condivisione ed empatia, essere un aiuto per gli altri (aspetto che porta ad aumentare la capacità di chiedere aiuto nel bisogno), stimolare creatività, prendersi cura di sé, avere obiettivi raggiungibili un passo alla volta valorizzando il percorso fatto, imparare a giudicarsi positivamente anche quando si commettono degli errori, insegnare che c’è un futuro oltre le avversità e che questo può essere felice, conoscere se stessi chiedendo al bambino cosa ha imparato dall’esperienza vissuta, e infine accettare il cambiamento come opportunità.
L’adulto diventa un un modello all’interno di una relazione amorevole, dà il buon esempio, “sa navigare nella tempesta” fiducioso nelle proprie capacità e consapevole dei limiti e debolezze, in un percorso dove la difficoltà non è negata ma elaborata, considerata come un’opportunità per nuove strade. 

Come educare la resilienza?

Educare alla resilienza ci riporta ai primi passi del bambino quando il genitore che lo accompagna, lascia la sua mano e lo stimola ad esplorare, lo incoraggia lasciando da parte la sua paura a favore della crescita del figlio, della capacità di trovare il suo equilibrio.
La resilienza è un aspetto importante anche nel percorso scolastico. La scuola può aiutare nella sua crescita attraverso il potenziamento della capacità di adattamento, lo sviluppo della creatività, la gestione delle emozioni, l’allenamento alla fiducia in se stessi e la promozione di relazioni positive e cooperative nel contesto classe. Curare questi aspetti può fare la differenza soprattutto per i bambini maggiormente in difficoltà.