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Molto si decide da bambini ed è proprio ai più piccoli che è importante insegnare le regole per prendersi cura degli occhi
La prevenzione delle malattie oculari inizia con la visita neonatale che deve verificare il “riflesso rosso”, da eseguire su tutti i bambini e da ripetere almeno altre due volte durante la visita pediatrica. Se il normale riflesso rosso è alterato è necessaria una visita oculistica accurata perché può essere un segno di malattie come il glaucoma, la cataratta, il retinoblastoma. È poi fondamentale portare il bimbo dall’oculista entro i tre anni per un controllo più approfondito, ripetendo la visita prima dell’ingresso nella scuola primaria e poi a cadenza regolare secondo l’indicazione del medico.
Attenzione agli schermi
Sempre più bambini diventano miopi per le cattive abitudini apprese da piccolissimi. L’esposizione ravvicinata agli schermi è fortemente miopizzante perché insegna all’occhio a lavorare da vicino, annullando i messaggi positivi che deriverebbero invece dal guardare lontano. Di fronte agli schermi inoltre non si sbattono le palpebre e l’occhio perciò si secca. Il movimento all’aperto e nel verde invece fa bene anche agli occhi, perché favorisce la produzione a livello oculare di dopamina, il mediatore che è in grado di contrastare l’allungamento dell’occhio e quindi la comparsa di miopia. Gli occhiali da sole sono importanti nelle situazioni in cui il riverbero solare è grande, come al mare o sulla neve in montagna. Quando invece si porta il bambino a giocare al parco, per proteggere gli occhi è sufficiente un cappellino dotato di una visiera, anche perché un eccessivo uso di occhiali da sole nei bambini potrebbe impedire lo sviluppo di una buona conoscenza della gradazione della luce e dei colori.
Trucco sì ma ecco come
Un’altra importante raccomandazione è di truccare gli occhi in sicurezza, usando prodotti testati per la zona oculare, gettandoli dopo tre mesi dall’apertura, soprattutto se sono liquidi o in crema, perché i batteri vi si accumulano. E non truccare la parte interna della palpebra inferiore perché si rischia di occludere lo sbocco delle ghiandole di Meibomio che producono i grassi del film lacrimale. È imprescindibile rimuovere il make-up alla sera con una accurata pulizia.
Schermi. La regola del 20-20-20
Il continuo uso dello smartphone nel bambino, nell’adolescente e nell’adulto è dannoso perché costringe l’occhio a mettere a fuoco le immagini a breve distanza dal naso, per cui gli occhi tendono a convergere e se si guarda lontano si vede doppio. Questo favorisce nel bambino una forma di strabismo detta “esotropia normosensoriale” che, un tempo molto rara, sta diventando sempre più frequente. Per evitare questo problema gli esperti consigliano di distogliere lo sguardo dallo schermo per 20 secondi ogni 20 minuti, guardando a una distanza di 20 piedi, ovvero circa 6 metri.