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2 Giugno 2019

Festa della Repubblica che ripudia la guerra

Torna a Bologna L'altro 2 giugno promosso dal Portico della pace
Festa della Repubblica che ripudia la guerra
Mentre a Roma si svolge la tradizionale parata delle Forze Militari, a Bologna decine di associazioni si danno appuntamento sui temi della pace e dei diritti umani
Lucio Dalla canta la sua città, in cui «avere il nido sotto i tetti al fresco dei portici...»
Insieme alle 2 torri, i portici sono il simbolo di Bologna. Oltre 40 km di loggiati che ne costruiscono l’identità.
Sono un mondo a parte, protetto da sole e pioggia, spazio di cultura, solidarietà, fede. luogo di conoscenza e dialogo per eccellenza, di accoglienza solidale, di religiosità popolare e incontro. Di festa.
Il portico apre la casa alla città, collega al pubblico il privato, fa incontrare l'intimità e il mondo. Cittadini e viandanti si incontrano. 
Oggi più che mai c’è bisogno di un Portico come luogo ideale in cui incontrarsi, per accogliere il bisogno di pace e di giustizia dei cittadini e darne risposta. Nel Portico c’è incontro e confronto di ogni linguaggio, di ogni cultura e di ogni fede religiosa. 

Come è nato il Portico della pace

A fine novembre 2015 a seguito degli attentati di Parigi e l’incessante conflitto in Siria, in seno alla Comunità Papa Giovanni XXIII nasce l’idea di una veglia per la pace. Attorno alla proposta si riuniscono 35 gruppi ecclesiali, interconfessionali, associazioni laiche e multiculturali. Nasce la Marcia per la pace del primo gennaio 2016, che riceve l’appoggio del Vescovo Monsignor Zuppi, delle Comunità islamiche, del Rabbino, del Comune e di tanti rappresentanti della società civile. 
Nell’organizzare la marcia nascono relazioni intense, solide. Cosi spinti dall’onda di un’altra possibile guerra, a fine febbraio gli aderenti decidono di convocarsi, per costruire insieme. Si avvia il cantiere per il Portico della pace
Il 2 giugno del 2016 viene lanciata la “Festa per una repubblica non armata e nonviolenta”, a cui aderiscono 31 associazioni
Ogni associazione porta tutta la ricchezza della propria storia e identità, ma allo stesso tempo in nome del bene comune più prezioso - la pace nella giustizia - rinuncia a portare avanti solo se stessa e si assume la responsabilità di crescere insieme, di rinunciare alla visibilità e al riconoscimento individuale per investire in un qualcosa di più grande e costruire la pace dal basso. Oggi sono più di 70 le realtà aderenti alle iniziative  del Portico.

La manifestazione del 2 giugno 2019 a Bologna

“L’altro 2 giugno” è alla quarta edizione. Oggi dalle 17 alle 21 a piazza del Nettuno si riunisce “L’Italia che ripudia la guerra’. Ospiti particolari Elly Schlein, don Renato Sacco e i volontari di Mediterranea Saving Humans. Pensieri, musica e assaggi per una festa di tutti, cittadini italiani di origine, nuovi, di fatto. E cittadini del mondo. 
Persone vive che vogliono vivere il futuro.
Distruttori di muri, cercatori di ponti, artigiani della pace. 
A partire dalle relazioni e dalla città, una festa popolare dal significato molto diverso da quello della tradizionale cerimonia mattutina dedicata alle forze armate, in  piazza Maggiore.
Un pensiero alternativo, ma dalla sicura cittadinanza costituzionale.