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12 Settembre 2023

San Guido di Anderlecht

Il 12 settembre si ricorda il santo che viene considerato il precursore di Francesco d'Assisi
San Guido di Anderlecht
San Guido è il patrono dei sacrestani, degli agricoltori, dei campanari, dei cocchieri.
Figlio di contadini della regione belga del Brabante, nacque probabilmente nel 950. Si recò a Laken, vicino a Bruxelles, dove divenne sacrestano presso la chiesa di Mariensee, svolgendo anche un’intensa attività in favore dei bisognosi. Per poter costruire un fondo a favore dei poveri iniziò un’attività commerciale, ma la prima nave che riuscì ad armare, affondò con tutto il carico. A seguito del naufragio abbandonò l’attività commerciale e partì verso i santuari della cristianità peregrinando per 7 anni, visitando Roma, la Terra Santa e altri famosi santuari. 
Verso l'anno 1012 tornò ad Anderlecht, stanco e malato, venne ospitato da un sacerdote, e poco dopo morì. La sua tomba venne per molto tempo trascurata, finché il ripetersi di alcuni prodigi rinverdì la memoria del santo, al quale fu dedicata una grande chiesa che ne accolse le reliquie. La liturgia lo ricorda il 12 settembre. San Guido è il patrono dei sacrestani, degli agricoltori, dei campanari, dei cocchieri. 

Precursore del poverello d’Assisi

Guido proveniva da una famiglia contadina e fu ben felice di mettersi a servizio di un sacerdote per occuparsi della chiesa e di tutto ciò che serve per le celebrazioni liturgiche. Ma non si limitava solo a questo: era attento ai moltissimi poveri che non avevano altra speranza che in un po’ di elemosina. Un giorno un mercante di Bruxelles propose a Guido di essere suo socio in affari, facendogli intravvedere che con maggiori entrate poteva soccorrere meglio i poveri. Guido abbandonò il suo lavoro di sacrestano, acquistò una nave, s’imbarcò e si fece mercante. Ma la prima nave che si occupava di carichi costosi affondò nel porto fluviale di Bruxelles. Guido abbandonò l'attività commerciale e partì in pellegrinaggio per Roma, la Terra Santa, varcando i mari tra mille disagi, scampando ai pirati ed ai Turchi. 

Facendosi pellegrino Guido aveva compreso che non doveva fare qualcosa per i poveri, ma essere lui stesso povero. Il pellegrino si spoglia delle sue certezze, è spinto ad ascoltare la voce profonda del cuore che cerca Dio, si mette in cammino verso l’incontro di Colui che è «la via, la verità e la vita» (Gv 14,6). Il camminare è solo un simbolo del pellegrinaggio che ogni anima compie per svuotarsi di sé per lasciare sempre più spazio alla presenza di Dio, affinché prenda dimora in noi la Trinità, proprio come Gesù ci ha detto: «Se uno mi ama, il Padre mio lo amerà e lo amerò anch’io e noi verremo e porremo dimora dentro di lui» (Gv 14,23). E così colui che si occupava degli arredi sacri è diventato lui stesso santo, lasciando vivere il Signore in lui e diventando uno dei santi più venerati del Belgio.
Guido è anche detto il “Il povero di Anderlecht” ed è considerato il precursore del “poverello di Assisi”. Due secoli prima che san Francesco celebrasse le sue nozze con Madonna Povertà, quest’umile uomo del Brabante si spogliò da tutte le sue sicurezze e da tutte le sue idee, per essere totalmente povero e farsi ricco di Dio, invitandoci a fare altrettanto!