Topic:
16 Agosto 2023

San Rocco

Il 16 agosto si ricorda il Santo che protegge dalle epidemie
San Rocco
«Chiunque mi invocherà contro la peste sarà liberato da questo flagello»
Il culto di San Rocco è legato in particolare al suo ruolo di protettore contro la peste. 
Gli storici fanno risalire la sua nascita tra il 1346 e il 1350 a Montpellier, in Francia. Suo padre gli aveva raccomandato di non farsi accecare dalla ricchezza, ma di condividerla con i poveri. All’età di 20 anni i suoi genitori morirono e subito Rocco fece dono di tutte le sue proprietà e tenne per sé solamente una tunica, un bastone da pellegrino ed un sacco e si diresse come pellegrino verso Roma. Non ebbe paura del lungo tragitto, della fatica, degli imprevisti che avrebbe incontrato lungo il cammino. Si fermò in un ospizio ad Acquapendente, nel viterbese, dove c’era un focolaio di peste. Si rese conto che lo spostarsi a piedi, solo e povero, da un santuario all’altro, poteva essere un ottimo esercizio ascetico, ma il vangelo chiedeva qualcosa di più: l’amore gratuito per il prossimo. 

Non ebbe paura di dedicarsi con fervore alla cura degli appestati, senza temere il contagio. Durante le epidemie di peste la popolazione viveva nella paura degli stranieri che venivano accusati di essere “untori”, cioè responsabili del contagio. Rocco, libero anche da questo timore, si trasferì in varie città ed affrontava la paura degli altri mettendosi a disposizione con totale generosità.
Dopo essersi fermato a Roma, Rimini, Cesena e Novara, a Piacenza contrasse anche lui la peste. Con una gamba dolorante per il bubbone che l’aveva colpita, si fermò vicino ad un fiume, isolato da tutti. Non aveva paura della solitudine, né di restare senza aiuto e il Signore provvide alle sue necessità attraverso una sua creatura: ogni giorno andava da lui un cane che gli portava un pezzo di pane che prendeva dal paniere del suo padrone. 
 
Guarito dalla peste, riprese la strada verso casa. Giunto a Voghera con la barba lunga e incolta, avvolto in poveri e polverosi abiti, venne accusato di spionaggio per la reticenza nel dare le proprie generalità ed incarcerato. Nulla fece Rocco per essere riconosciuto e non si ribellò quando, senza ulteriori indagini e senza processo, finì in carcere restandovi per 5 anni dimenticato da tutti. Morì in cella tra il 1376 ed il 1379 a non più di 32 anni di età. A fianco della sua salma venne ritrovata una tavoletta, sulla quale era inciso il nome di Rocco e le seguenti parole: «Chiunque mi invocherà contro la peste sarà liberato da questo flagello».

Sulla sua tomba a Voghera cominciò subito a fiorire il culto al giovane Rocco, pellegrino di Montpellier, amico degli ultimi, degli appestati e dei poveri. Nel 1629 papa Urbano VIII decise di canonizzarlo e la Chiesa lo ricorda il 16 agosto
Nel corso dei secoli Rocco è sempre stato rappresentato con la coscia scoperta mentre indica la sua piaga. Rocco non ha avuto timore nemmeno della sua malattia, del suo limite, ma lo mostrava come via di luce che mette in risalto ancora di più la potenza e la tenerezza di Dio.

La santità di Rocco è tutta incentrata sul non avere paura e sembra incarnare quanto nella Bibbia il Signore ci dice continuamente. Infatti per ben 366 volte in essa viene ricordato all’uomo: «Non temere, non avere paura!». San Rocco aiuti anche noi a vivere in fiducia totale, certi che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio (vedi Rm 8,28), e che è importante non temere ciò che può fare morire il nostro corpo, ma ciò che ci può allontanare dalla comunione profonda con Dio!