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4 Gennaio 2024

Sant'Angela da Foligno

Il 4 gennaio la Chiesa ricorda la mistica che fu maestra dei teologi
Sant'Angela da Foligno
«Il mio Dio si è fatto carne per farmi Dio»
Angela nacque a Foligno (PG) probabilmente nel 1248 da una famiglia molto ricca, forse nobile. Secondo le usanze si sposò giovanissima, con un ricco signorotto, dal quale ebbe vari figli. Dopo aver vissuto in maniera molto spensierata e dispersa in cose futili, nel 1285, all’età di 37 anni, decise veramente di cambiare vita, iniziando una vita di austera penitenza e dando molto tempo alla preghiera. Dopo la morte del marito, dei figli e della madre, entrò nel Terz’ordine Francescano nel 1291 vivendo sull’esempio di Francesco d’Assisi e nell’imitazione di Gesù Cristo. 
È nata in cielo il 4 gennaio 1309, ed è stata sempre venerata con il titolo di Beata e Magistra Theologorum, ossia Maestra dei Teologi. Il 9 ottobre scorso ha ricevuto da Papa Francesco la canonizzazione per equipollenza (possesso antico del culto; costante e comune attestazione di storici degni di fede sulle virtù o sul martirio; ininterrotta fama di prodigi). La memoria liturgica ricorre il 4 gennaio.
 
Angela è una ragazza bella, intelligente e ricca: una combinazione perfetta per una donna in cerca di adulazione. Lo confesserà più tardi lei stessa: «Sappiate che per tutto il tempo della mia vita ricercai come potessi essere adorata e onorata». Dopo aver trascorso la gioventù in tali distrazioni, diede una svolta alla sua esistenza. Vendette, per darne il ricavato ai poveri, tutte le sue ricchezze; smise gli abiti di seta e broccato e vestì l’umile saio francescano per dedicarsi completamente a Dio. Divenne l’amica e l’assistente più assidua di ammalati e lebbrosi.

Il suo accompagnatore spirituale, frate Arnaldo, intravvide in lei sconcertanti profondità e le ordinò di dettargli le proprie esperienze interiori, e poi le sottomise al giudizio delle autorità ecclesiastiche, temendo che fossero dovute a suggestioni o a perversioni maligne. Da questa saggia prudenza del direttore spirituale nacque una delle più belle opere di rivelazioni mistiche, che è stata intitolata Libro delle mirabili visioni e consolazioni. Angela vi narra i trenta “passi spirituali” attraverso i quali si completò la sua conversione e rivela i segreti dell’amore divino da lei conosciuti per mezzo della “preghiera soprannaturale”, cioè di una preghiera nella quale l’anima è quasi rapita dalla meditazione di Dio, al di là della propria natura. 
La mistica di Foligno insegna che non c’è vera vita spirituale senza l’umiltà e senza la preghiera. Questa può essere corporale (vocale), mentale (quando si pensa a Dio) e soprannaturale (contemplazione): «In queste tre scuole uno conosce sé e Dio; e per il fatto che conosce, ama; e perché ama, desidera avere ciò che ama. E questo è il segno del vero amore: che chi ama non trasforma parte di sé, ma tutto sé nell’Amato».
Angela, che molto probabilmente non sapeva scrivere, che non aveva fatto studi teologici, è stata chiamata “Maestra dei teologi”. La sua saggezza non derivava dallo studio ma dall’essersi lasciata inabitare completamente dall’amore di Dio.