«Abbraccio la croce, voglio morire con te»
Margherita Bays nacque l’8 settembre 1815 a La Pierraz, paesello della parrocchia di Siviriez nel Cantone di Friburgo (Svizzera), seconda dei 7 figli di Giuseppe Bays e Maria Giuseppina Morel, modesti agricoltori e buoni cristiani. Molto giovane fece l'apprendistato da sarta, mestiere che esercitò per tutta la vita. Scartò l'idea di diventare una religiosa e trascorse tutta la vita nella sua famiglia, dedicandosi al cucito e ai lavori di casa e alle attività in parrocchia.
A 35 anni, nel 1853, fu operata all’intestino per un cancro. Nel 1854 ricevette sul suo corpo le 5 stimmate della crocifissione e da allora sopportò una “malattia misteriosa”, che l'immobilizzava in estasi ogni venerdì e tutta la settimana santa.
Secondo il suo desiderio morì nella festa del Sacro Cuore il 27 giugno 1879. È stata proclamata beata il 29 ottobre 1995 da san Giovanni Paolo II. La liturgia la ricorda il 27 giugno.
Il 15 gennaio 2019 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto relativo a un secondo miracolo ottenuto per sua intercessione, che ha aperto la via alla sua canonizzazione.
Dotata di vivacità e di un’intelligenza eccezionale, con particolare inclinazione alla preghiera, fu da più parti sollecitata a diventare religiosa, ma Margherita preferì rimanere nubile e vivere con i fratelli e le sorelle, offrendo i suoi servizi in parrocchia.
Dopo il matrimonio del fratello maggiore, dovette sopportare l’atteggiamento scontroso e villano della cognata Josette, che fra l’altro le rimproverava il tempo passato in preghiera o a lavorare in tranquillità col cucito, mentre lei sgobbava duro nei lavori dei campi. Margherita per 15 anni accettò tutto in silenzio, suscitando l’ammirazione di quanti la circondavano. Il suo agire servizievole e il sopportare le ingiurie ricevute, portò alla fine la cognata a riconoscere i propri torti e Margherita, con grande carità cristiana, l’assistette anche sul letto di morte.
A 35 anni, nel 1853, fu operata all’intestino per un cancro; chiese alla Madonna di poterla guarire, ma per soffrire diversamente, con altri dolori che la facessero partecipare più direttamente alla passione di Gesù. Fu pienamente esaudita l’8 dicembre 1854, nello stesso momento che a Roma papa Pio IX proclamava il dogma dell’Immacolata Concezione. Da quel giorno una “misteriosa malattia” l’immobilizzava in estasi ogni venerdì alle 15 e per tutta la Settimana Santa, rivivendo nel corpo e nello spirito le sofferenze di Gesù.
Le apparvero nel corpo le 5 stimmate della crocifissione, che le procuravano un grande dolore.
Il vescovo di Friburgo, mons. Marilly, volle un consulto medico per verificare le estasi e le stimmate, che autenticò ufficialmente l’origine mistica dei fenomeni.
Negli ultimi anni della sua vita compose la bellissima preghiera: «O santa vittima, chiamami a te, è giusto. Non tenere conto della mia repulsione; che io completi nel mio corpo ciò che manca alle tue sofferenze. Abbraccio la croce, voglio morire con te. È nella piaga del tuo Sacro Cuore che desidero esalare l’ultimo sospiro».