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1 Luglio 2019
Ultima modifica: 19 Luglio 2021 ore 11:17

Esiste davvero un business delle case famiglia?

Sul numero di luglio-agosto di Sempre Magazine un ampio servizio sul business delle case famiglia.
Esiste davvero un business delle case famiglia?
Facciamo chiarezza sulle strutture di accoglienza. L'articolo fa luce su cosa si intende per casa famiglia, quali sono i limiti della normativa. Ecco perché mancano i dati sui minori fuori famiglia. Nello stesso numero: incendio nella Capanna per gli homeless; intervista a Pif; storia del detenuto che è stato assunto dalla cooperativa sociale.
Periodicamente c’è qualcuno che si interroga sul presunto business delle case famiglia. Lo ha fatto il ministro Salvini, lo aveva già fatto nel 2015, prima di lui lo avevano fatto altri. Basti pensare che il quotidiano La Repubblica il 29 aprile del 2011 titolava «Bambini in casa famiglia. Un business da un miliardo l’anno»

Parole come pugnali per chi nelle case famiglia spende la vita 24 ore su 24 accogliendo minori e adulti con storie terribili o handicap gravissimi.
Ma il problema è: cosa intendiamo oggi quando parliamo di casa famiglia? Esiste una definizione unica a livello nazionale o chiunque può mettere su una casa famiglia e iniziare ad accogliere minori o adulti in difficoltà? Quanto guadagna una casa famiglia? Quanti sono i minori accolti in queste strutture e quanto tempo vi rimangono?

Su Sempre di luglio-agosto 2019 un ampio servizio affronta questi temi, per aiutarci a capire come stanno le cose.

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Tra gli altri temi affrontati:

La Copertina di Sempre Magazine con immagine dalle case famiglia
Business delle case famiglia: l'inchiesta nel numero di luglio/agosto 2019.
Foto di Redazione Sempre


Cosa fareste se la vostra casa andasse a fuoco?

Ritrovarsi all’improvviso senza un tetto e un luogo sicuro dove vivere è un’esperienza terribile. Soprattutto per chi viene già da una situazione precaria. Eppure l’incendio che ha colpito la Capanna di Betlemme a Riccione ha fatto nascere una bella storia.

Che succederebbe se applicassimo davvero il Vangelo?

Lo sperimenta Arturo, il protagonista dell’ultimo libro di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. In una intervista a Sempre l'ex Iena ci racconta cosa c’è di personale in questa storia.

«Ero carcerato e siete venuti a visitarmi» dice il Vangelo di Matteo.

Alla Cooperativa il Calabrone di Cremona fanno di più e ai carcerato offrono un percorso di formazione e un lavoro vero. 

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