Vangelo della V domenica del Tempo Ordinario - Anno C: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Dal Vangelo di Luca (Lc 5, 1-11)
Commento al Vangelo del 6 febbraio 2022
(V domenica Tempo Ordinario - Anno C)
L’unico vero problema è avere il coraggio di amare Cristo: tutto il resto si risolve! Sentirete che il momento drammatico della nostra vita è quando il Signore ci porta al dunque e finalmente dici: «Sulla tua parola, Signore, io getto la mia vita» e diventi finalmente di Gesù. In quel momento non hai più da discutere né sui soldi né su altri problemi; senti solo che c’è una luce che ti guida e ti fa fare i passi che tu dovrai compiere per sempre.
Io non so dove il Signore mi porta, ma è certo che lui è amore infinito e mi porta verso un infinito di amore. Non so cosa scriverà nella vostra vita, ma d’ora in poi non vi preoccupate più della vostra debolezza. Non temete più: egli si è assunto le nostre infermità perché noi potessimo vivere in lui. Non temete: lasciate mano libera allo Spirito Santo!
Gettate nel cuore del Signore la vostra preoccupazione, egli vi nutrirà e vi sosterrà!
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