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22 Maggio 2023
Ultima modifica: 22 Maggio 2023 ore 08:31

In Emilia Romagna è arrivato l'Uomo Ragno

I super-eroi del fango, non solo puliscono giorno e notte ma portano un poco di speranza e un sorriso nelle case.
In Emilia Romagna è arrivato l'Uomo Ragno
Foto di Giacomo Bondi
Bologna, San Lazzaro di Savena, Idice, Farneto, Ozzano Emilia e Monterenzio. Dove c'è bisogno arrivano. I volontari raccolgono quintali e quintali di detriti, spazzano via il fango fino a non riuscire a muovere più le braccia.
Mario, Andrea, Matteo, Kamil, Mattia, Aziz, Musa e Maurizio sono 3 giorni che non si fermano mai, giorno e notte. «Le persone quando ci vedono si sentono un meglio - spiega Mario Ruggirello, responsabile operazioni della Onlus La Fraternità - e sono gentilissimi ci offrono caffè acqua e qualche panino». Tutto quello che serve per ricaricare un po' le batterie, ritrovare le forze e poi via nuovamente a depositare sacchi anti acqua e se serve aiutano Carabinieri e Polizia Municipale a gestire il traffico. «Giovedì tra Idice e Ozzano Emilia si era creato un gran caos sulle strade a causa di alberi caduti. In attesa dell'arrivo della Municipale ci siamo messi in strada con i nostri mezzi e abbiamo cercato di fare circolare al meglio le auto», continua Ruggirello, a capo in questi giorni di due squadre di uomini. in totale 8 operatori, 5 mezzi di cui due "ragni" per i detriti e decide di stivali e cerate.

Volontario con una carriola in una distesa di fango
I volontari aiutano a ripulire l'Emilia Romagna dopo l'alluvione
Foto di Giacomo Bondi

«Dopo 3 ore di acqua e fango devi cambiarli per forza - spiega Ruggirello che poi si sofferma su un dettaglio non banale -. Alcuni dei ragazzi della squadra hanno fragilità riconosciute o comunque uno svantaggio non certificato ma ascrivibile alla categoria "disagio sociale" e forse anche proprio per questo in questi giorni si è creata un'empatia incredibile tra gli operatori e i cittadini. Piccoli gesti, un abbraccio anche un selfie per riportare un sorriso. Ecco la fatica scompare e per una volta non siamo solo quelli del rusco (immondizia in dialetto, ndr) che magari la gente evita perchè a fine turno siamo sporchi».

Già, perchè i ragazzi della Onlus La Fraternità sono quelli che in partnership con Hera ogni giorno sono sulle strade dell'Area Metropolitana a pulire, spazzare e togliere i sacchi di immondizia. «Siamo in circa 500 e la cosa bella che vorrei valorizzare è che il 46% dei nostri operatori è a rischio emarginazione a causa delle sue fragilità e grazie al lavoro riescono ad avere una vita dignitosa», aggiunge Ruggirello.

Foto di gruppo con i volontari
Volontari aiutano le famiglie, dopo l'alluvione in Emilia Romagna. 20 maggio 2023
Foto di Giacomo Bondi

Ad oggi la Cooperativa Sociale La Fraternità Onlus, fondata dall'Associazione Papa Giovanni XXIII su desiderio di Don Oreste Benzi, nella sola Area Metropolitana di Bologna impiega 521 dipendenti, di questi il 32% con disabilità fisica e sensoriale, il 29% con disabilità psichica, il 2% in misure alternative alla detenzione e restrittive, il 24% con problemi di dipendenze e il13% in categoria "disagio sociale" ad esempio ultra-cinquantenni che hanno perso il lavoro. «Sia chiaro - conclude determinato Ruggirello - :la nostra missione è offrire un'opportunità di lavoro alle persone fragili, ma la qualità del lavoro è altissima e siamo ben felici di riscontrarlo sule strade in questi giorni. Ma non chiamateci super-eroi, facciamo solo il nostro (sporco) lavoro».