L'alluvione che ha coinvolto il centro Italia ha devastatato la Romagna. 36.000 gli sfollati (ANSA). Danni gravissimi ovunque, anche nelle realtà della Comunità Papa Giovanni XXIII.
L'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna nei primi giorni di maggio ha provocato danni ingenti al territorio e alle attività economiche.
Il governo ha approvato un primo decreto di aiuti per le zone alluvionate, che prevede la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari e contributivi fino al 31 agosto 2023, con possibilità di pagare entro il 20 novembre senza sanzioni o interessi. Inoltre, il governo ha promesso di stanziare 100 milioni di euro per garantire i soccorsi immediati alle popolazioni colpite. Queste risorse potrebbero provenire dal fondo europeo di solidarietà, come suggerito dalla premier Giorgia Meloni durante il suo sopralluogo in alcuni comuni della regione. Il governo ha assicurato che si tratta di un primo intervento a cui seguiranno altre misure per la ricostruzione e la ripresa delle attività produttive. La premier
Giorgia Meloni è rientrata in anticipo dal G7 per visitare, il 21 maggio scorso, le popolazioni colpite dall'alluvione.
Alluvione: ecco come aiutare
A Forlì il centro di raccolta allestito dalla Comunità Papa Giovanni XXIII per raccogliere
generi di prima necessità per gli sfollati. Il referente Luca Bassi spiega: «Ci servono
guanti, carriole, secchi e stivali». Per il coordinamento dei volontari organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII e per tutte le disponibilità ad aiutare il riferimento è:
3473714108. Chiamate stanno arrivando da diverse parti d'Italia: «C'è una grandissima voglia di aiutare — spiega Silvia Ferreira, coordinatrice per la zona — e stiamo smistando le disponibilità fra la gente e le famigli, dove c'è più bisogno».
Per le
donazioni questo è il sito dedicato:
Clicca qui.
Sul sito della Protezione Civile tutte le possibilità di volontariato.
La casa famiglia evacuata a Rimini
Gianni Cavalli, con la moglie Rosa e i loro
9 figli accolti erano scappati via, ad aspettare che l'acqua si fermasse, accolti a 25km di distanza, dall'albergo Stella Maris gestito dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. La loro casa famiglia ospita anche la loro figlia naturale, di 28 anni, e diversi volontari;
in tutto sono in 15. Ma si son dovuti tutti allontanare dalla via Tolemaide allagata. «Ci ha aiutato anche un ragazzo che tempo fa ha finito di scontare la pena in una casa protetta, con cui eravamo rimasti in contatto — racconta Gianni —. Ora si è sposato ed è venuto a spazzare via l'acqua da casa nostra, insieme ad un suo amico».
Poi il ritorno nella casa famiglia, ed è iniziata la conta dei danni.

Alluvione in Emilia Romagna: gruppi di giovani volontari puliscono a Cesena

Casa famiglia allagata a Rimini

Faenza, allagamento in città

Comunità Terapeutica allagata ad Albareto, Faenza

Casa Famiglia allagata a Rimini
Foto di Gianni Cavalli

Volontari fra gli alluvionati in Emilia Romagna
Ben più grave per l'associazione di Don Benzi è la situazione più a Nord.
A Faenza (RA) è stata evacuata un'altra casa famiglia, con disabili molto gravi, che si è trovata il primo piano invaso dall'acqua. A
Roncofreddo una casa famiglia si è trovata isolata, così come il resto del paese: «Nella notte è franata la strada principale, tutte le strade sono chiuse. Ma stiamo bene, la luce elettrica c'è», racconta il papà Andrea Clerici.

Comunità terapeutica allagata a Faenza

Comunità terapeutica allagata a Faenza
La Comunità Terapeutica di Bagnile (FC), gestita dalla Papa Giovanni XXIII, è stata evacuata di notte con l'elicottero.