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13 Novembre 2022

Vangelo di domenica 13 novembre: la fine del mondo

Gesù parla della fine del mondo, ma l'importante è la salvezza. Si salverà chi sarà perseverante nella fede, cioè nella relazione con Gesù.
Vangelo di domenica 13 novembre: la fine del mondo
Foto di Crawford Jolly
Vangelo della XXXIII domenica del Tempo Ordinario - Anno C: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». 
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. 
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». 

Dal Vangelo di Luca (Lc 21, 5-19)

Commento al Vangelo del 13 novembre 2022
(XXXIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno C)  

Nei primi versetti Gesù parla della caduta di Gerusalemme. Poi Gesù parla della fine del mondo. Luca insiste sul fatto che noi non dobbiamo aspettarci che ci venga indicata una data di quando avverrà la fine del mondo e la Parusia (ritorno di Gesù). L’importante è la salvezza. Si salverà chi sarà perseverante nella fede, cioè nella relazione con Gesù.
Purtroppo lungo i secoli si è insistito solamente sulla salvezza individuale e non sulla salvezza da raggiungere come popolo. La conseguenza è enorme: dominano i peccati della società quali l’uccisione degli innocenti. Si pensi all’aborto: milioni di bambini uccisi nel seno materno ogni anno. Si pensi ai milioni di uomini, donne, giovani uccisi nei Paesi in guerra. Insistendo solo sulla salvezza individuale ci si limita solo all’elemosina, invece di fare regnare la giustizia da portare avanti con carità.
Oggi nella Chiesa c’è molto fervore, ma non ci si organizza per essere un solo popolo proponendo mete comuni di salvezza e redenzione. Che ne pensi?
 
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