Vangelo della XXVIII domenica del tempo ordinario - Anno A: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Dal Vangelo di Matteo (Mt 22, 1-14)
Commento al Vangelo del 15 ottobre 2023 (XXVIII domenica del Tempo Ordinario - Anno A)
Il Signore prepara il banchetto di nozze per suo Figlio e dice: «Ho preparato tutto, tutto è pronto, venite alle nozze!». Macché, nessuno va. Chi sono gli invitati? Nella parabola sono i Giudei e i farisei, i quali sono stati invitati per primi. Essi avevano stravolto completamente il concetto di Regno e poiché si erano appropriati della situazione religiosa nella quale stavano bene e non volevano cambiare nulla, era impossibile per loro convertirsi e rifiutano Cristo, ma rifiutato Cristo non c'è salvezza! Eppure il re, Dio, non cede, non demorde, perché è amore. Allora cosa fa? Manda ancora i servi che «radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni», cioè la salvezza è offerta a tutto il mondo, buoni e cattivi, e questa offerta è sempre presente, per cui ti consola perché puoi sempre riprenderti. Però il Signore ci dice: «Una volta che hai accettato l'invito, non fare orecchie da mercante, non fare il finto tonto». Il Signore viene a vedere se hai la veste nuziale. La mia veste nuziale cos'è? Sono le opere di giustizia che accompagnano la nostra presenza. Come vivo il mio dono all'interno della Chiesa? Come lo porto in profondità, come smetto di essere il centro di tutto?
Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui