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2 Giugno 2024

Vangelo di domenica 2 giugno: pane spezzato per noi

Ricevendo l'Eucaristia veniamo coinvolti nell'amore di Cristo che ci salva, veniamo assunti nell'alleanza profonda con Dio, diventiamo alleati di Dio!
Vangelo di domenica 2 giugno: pane spezzato per noi
Foto di Chicchi elaborato con Intelligenza artificiale
Vangelo della domenica del Corpus Domini - Anno B: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
Il primo giorno degli àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 

Dal Vangelo di Marco (Mc 14, 12-16.22-26)

Commento al Vangelo del 2 giugno 2024 (Corpo e Sangue di Cristo - Anno B)  

«Questo è il mio sangue dell’alleanza». Noi veniamo ad essere assunti nell’alleanza profonda con Dio, diventiamo alleati di Dio, però i termini umani non sono capaci di esprimere questa grandiosa realtà. Tutto questo avviene in quel momento in cui si rende presente Cristo nelle stesse condizioni in cui era sulla croce.
È l’amore di Cristo che si immola, che si sacrifica totalmente per l’uomo, che compie l’atto dell’alleanza per l’uomo. Ricevendo l’Eucaristia veniamo coinvolti nell’amore di Cristo, che ci salva e con lui diventiamo anche sacrificio, perché siamo talmente uniti a lui, che egli si presenta al Padre nel suo stato di vittima e di immolazione, però unito a tutto il corpo mistico di Cristo, cioè unito a tutti noi. Con lui, per lui, in lui diventiamo il sacrificio del Signore. 
Siamo coinvolti nel suo sacrificio, nel suo amore che si immola: tutta la realtà che Dio ci ha manifestato prende possesso di noi e una gioia grande entra dentro di noi!

Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui

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