Vangelo per la giornata di commemorazione dei fedeli defunti: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Dal Vangelo di Giovanni (Gv 6, 37-40)
Commento al Vangelo di domenica 2 novembre 2025 (Commemorazione dei fedeli defunti)
Come Cristo è morto, anche noi passiamo attraverso la morte, ma essendo noi misteriosamente ma realmente uniti a Cristo, lo siamo anche nella sua resurrezione. Già dentro di noi abbiamo la caparra della vita eterna ed abbiamo la certezza che continueremo a vivere con lui e saremo di fronte a lui per sempre e un giorno anche le nostre spoglie mortali trasformate, realmente risorgeranno.
Fratelli miei, quanto è grande il destino dell'uomo! Ecco allora, che senso ha la nostra vita? Noi nasciamo per poter entrare nella pienezza della vita del Padre e allora l'incontro con lui è la pienezza della nostra esistenza, per sempre!
L'uomo si affanna per le cose, ma è fatto per l'infinito d'amore e per l'infinita gioia. Ebbene, noi già li possediamo perché siamo già in Cristo. Noi siamo un'unica realtà in Cristo Signore, ma lo rendiamo visibile quando amiamo come Dio ama, cominciando dai suoi piccoli!
Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui
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