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4 Febbraio 2024

Vangelo di domenica 4 febbraio: «E là pregava»

Pregare è dare la possibilità al Signore di venire dentro di noi. Creiamoci gli spazi della preghiera per permettere a Dio di illuminarci totalmente!
Vangelo di domenica 4 febbraio: «E là pregava»
Foto di Volodymyr - generato con IA
Vangelo della V domenica del tempo ordinario - Anno B: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Dal Vangelo di Marco (Mc 1, 29-39)

Commento al Vangelo del 4 febbraio 2024 (V domenica del Tempo Ordinario - Anno B)  

Gesù si reca in un luogo deserto e là prega; cioè si immerge totalmente nel Padre, va a fare il pieno di lui. La parola pregare significa un agire per, un agire verso il Signore; è quindi dare la possibilità al Signore di venire dentro di noi. Mettendomi a pregare do lo spazio di intervento pieno dentro di me perché lui possa manifestarsi. 
Se durante il giorno mi manca lo spazio in cui Dio irrompe in me, e si comunica, è evidente che sono più povero in tutto quello che compio, in quello che faccio. Se io mi pento, è di aver dato poco tempo a questa trasfusione del Signore dentro l'anima che avviene proprio come luogo privilegiato nella preghiera. 
Creiamoci gli spazi della preghiera per permettere a Dio di illuminarci totalmente!
 
Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui
 
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