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7 Settembre 2025

Vangelo di domenica 7 settembre: «Se non rinuncia ai suoi averi»

Tutte le volte che dite che possedete qualcosa, voi siete posseduti da quella cosa. Il Signore vuole che tu rinunci a quell'essere posseduto. Questa è sapienza del cuore!
Vangelo di domenica 7 settembre: «Se non rinuncia ai suoi averi»
Foto di Kevin Schneider da Pixabay
Vangelo della XXIII domenica del tempo ordinario - Anno C: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo». 

Dal Vangelo di Luca (Lc 14, 25-33)

Commento al Vangelo di domenica 7 settembre 2025 (XXIII domenica del tempo ordinario - Anno C)

Nel Vangelo ci vengono proposti degli atti concreti di sapienza che sono sconvolgenti. Dice il Signore: «Se uno per fare una torre ci pensa su, perché non vuole essere preso in giro dopo se non la finisce; se un re che fa la guerra ci pensa su, per non rischiare una sconfitta, possibile che voi prendiate il cristianesimo con una superficialità spaventosa? Lo buttate via quando lo volete buttare via, ci date importanza solo quando volete!». Possibile che quello che è la salvezza del mondo debba essere considerato con una leggerezza così grande?
Il Signore ti dice: «Se tu non rinunci a tutto ciò che possiedi, non puoi essere mio discepolo». Tutte le volte che voi dite che possedete qualcosa, voi siete posseduti da quella cosa. Non dite: «Io posseggo una casa»; dite: «Sono posseduto dalla mia casa». Il Signore vuole che tu rinunci a quell’essere posseduto. Questo è il senso della Parola di Dio. Questa è sapienza del cuore!
Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui
 
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