Questa mattina, la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia a Gaza è stata colpita da un attacco militare israeliano. L'evento ha causato la perdita di vite umane e numerosi feriti, suscitando profondo dolore e sgomento. In risposta, Papa Leone XIV ha inviato un telegramma, firmato dal cardinale Pietro Parolin, esprimendo il suo dolore per l'accaduto e la sua vicinanza spirituale al parroco, don Gabriele Romanelli, rimasto ferito ad una gamba in maniera lieve e alla comunità parrocchiale. Il Papa ha affidato le anime dei defunti alla misericordia di Dio e ha rinnovato l'esortazione a cessare il fuoco, auspicando dialogo, riconciliazione e una pace duratura.
Anche la Conferenza Episcopale Italiana (Cei) ha rilasciato un comunicato, condannando fermamente l'attacco e le violenze che continuano a colpire la popolazione della Striscia di Gaza. La Cei ha lanciato un appello alle parti coinvolte e alla comunità internazionale affinché si avvii un negoziato per giungere alla pace.
Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha espresso il suo sgomento per il bombardamento della parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza, definendolo un atto che spegne ogni speranza di pace. Fadda ha sottolineato l'importanza della parrocchia come luogo di accoglienza per anziani, bambini e disabili, gestito dalle suore di Madre Teresa, e ha supplicato chi ha il potere di fermare questa ingiustizia e ascoltare il grido delle vittime.