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6 Dicembre 2022

Con cosa deve giocare mio figlio?

I consigli della psicologa per sviluppare la creatività e la concentrazione dei bambini
Con cosa deve giocare mio figlio?
Quanto si riflette sui giochi proposti ai bambini? Eppure influiscono sulla possibilità di esplorare e apprendere. I materiali destrutturati meritano attenzione, anche da un punto di vista ecologico.
Spesso gli adulti dicono ai bambini di non toccare gli elementi naturali ed i diversi oggetti di casa per diversi motivi: «Ti sporchi!», «Sono pericolosi!». Eppure questi materiali sembrano essere i prescelti fin dai primi anni di vita. Si crede che i bambini per crescere abbiano bisogno di molti giocattoli che stimolino e tengano occupati: tattili, sonori, con tasti da schiacciare etc. Pochi sanno gli effetti benefici dell’offrire ai bambini, anche piccolissimi, in base ai loro bisogni e fasi di sviluppo, materiali destrutturati che si possono trovare sia in casa che nella natura. Questi oggetti racchiudono significati, ricordi ed esperienze, possiedono un valore affettivo, sono narratori di storie vicine o lontane nel tempo che possono essere raccontate ai bambini, come ad esempio la storia di una chiave, una conchiglia, un nido d’uccelli.

La relazione tra oggetto e bambino stimola la creatività, la concentrazione, la composizione di materiali per creare nuove esperienze, il problem solving e un pensiero più elastico. Si possono definire “materie intelligenti” che promuovono il diritto all’errore che sta alla base dell’apprendimento. Il ruolo dell’adulto è quello di proporre i materiali, osservarne l’utilizzo, ascoltare le domande dei bambini, rispettando il loro ruolo di esploratori curiosi, promuovere la cura e il riordino.

Ciò che conta non è il risultato prodotto ma il “processo”, sia educativo dell’adulto che creativo del bambino, considerando che gli adulti di fronte ad un oggetto tendono a chiedersi «cos’è?» e «a cosa serve?» mentre i bambini si chiedono: «Quali sono le possibilità?». Attualmente abbiamo la necessità ridurre i rifiuti scegliendo materie naturali, biodegradabili e di facile riciclo. Ciò che viene offerto ai bambini per giocare a volte non è in linea con i bisogni ecologici. I materiali destrutturati stimolano l’adulto a non accontentarsi di ciò che il mercato propone portandolo ad offrire al bambino altri oggetti, educando indirettamente anche al riciclo, alla cura e alla salvaguardia dell’ambiente. 

Il cestino dei tesori

Ideato da Elionor Goldschmied, è una proposta esplorativa ed esperienziale per bambini dai 6 ai 12 mesi. L’adulto mette nel cestino diversi materiali destrutturati (non di plastica) di uso comune e che stimolino tutti i sensi. Il cestino viene posto davanti al bambino seduto che osserva ed esplora gli oggetti con mani e bocca. L’adulto deve ricordare che nei primi mesi di vita l’esplorazione con la bocca è lo strumento principe d’apprendimento pertanto i materiali devono essere appropriati per questo tipo di esplorazione, quindi evitare oggetti piccoli e che potrebbero essere ingeriti.