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Come è possibile nella coppia imprimere energia, slancio, entusiasmo, non in maniera rude ma gentile.
C’è un aspetto - forse poco romantico - della relazione di coppia: la laboriosità, cioè il lavorare continuamente sulla propria relazione, per poterne trarre dei frutti.
È questa forse la grande novità dei tempi moderni. Se da un lato le crisi e le numerose instabilità delle coppie possono spaventare, dall’altro rivelano una grande verità: oggi chi sta insieme lo fa in modo consapevole, lavorando continuamente sulla propria relazione d’amore.
Come? Di ricette se ne trovano a decine, di differenti orientamenti, ma noi ci limiteremo ad indicare due coordinate. Sono due coordinate complementari, che a tratti sembrano opposte anche se non lo sono: la forza e la tenerezza.
Il simbolico maschile: la forza
Cominciamo dalla forza. È una virtù che attiene al simbolico maschile (che non vuol dire che ce l’hanno solo gli uomini, ma su questo magari ci torneremo un’altra volta). La forza è resistere nei momenti di difficoltà; la forza è slancio verso l’altro, l’altra; la forza è difendere il proprio amore dalle invasioni esterne. La forza è anche pazienza, che è una parola fondamentale per chiunque vive in coppia. La forza è fare il primo passo, e anche pensare con entusiasmo di farlo. La forza è non stancarsi di fare progetti. La forza è anche la capacità di chiedere al partner le cose che ci fanno sentire amati, in modo assertivo, non violento. La forza dell’attesa, non della pretesa.
Il simbolico femminile: la tenerezza
La tenerezza ne è il completamento. La forza non è irruenta ma è una forza gentile. La tenerezza appartiene all’universo simbolico femminile. La tenerezza è donare una parola dolce, scelta con cura. È un tocco consapevole della mano, un abbraccio caldo. La tenerezza è ascoltare con compassione, accogliere l’altro dentro di sé, fargli spazio affinché possa esistere nella sua autenticità. La tenerezza è il sorriso guardandosi negli occhi, è scegliere di fare cose buone per l’altro ogni giorno. La tenerezza è lo spiegare le proprie ragioni in maniera umana. È una tenerezza adulta, di chi cura e sa prendersi cura.
Sono solo delle suggestioni, delle pennellate, e chi ha letto ha già in mente come viverle nella sua storia d’amore.
La gioia dell’amore
La forza e la tenerezza sono due aspetti presenti anche nell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia. Al numero 119 ad esempio leggiamo: «Nella vita familiare c’è bisogno di coltivare questa forza dell’amore, che permette di lottare contro il male che la minaccia. L’amore non si lascia dominare dal rancore, dal disprezzo verso le persone, dal desiderio di ferire o di far pagare qualcosa». Poco più avanti, al numero 127: «La tenerezza, invece, è una manifestazione di questo amore che si libera dal desiderio egoistico di possesso egoistico. Ci porta a vibrare davanti a una persona con un immenso rispetto e con un certo timore di farle danno o di toglierle la sua libertà. L’amore per l’altro implica tale gusto di contemplare e apprezzare ciò che è bello e sacro del suo essere personale, che esiste al di là dei miei bisogni.»