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2 Novembre 2023
Ultima modifica: 2 Novembre 2023 ore 14:20

La volta in cui don Benzi chiarì la sua collocazione politica

Nel 16° anniversario della morte di don Oreste Benzi, riproponiamo un editoriale di Sempre del marzo 2006 in cui, indignato per essere catalogato tra i preti conservatori, spiegò la sua posizione.
La volta in cui don Benzi chiarì la sua collocazione politica
«Non appartengo alla sinistra né alla destra», chiarì il sacerdote. E sfoderò in poche righe un programma politico ancora estremamente attuale, denunciando i «troppi casi di prostituzione politica» e le «contrattazioni fatte sulla testa della povera gente».
L’8 febbraio (del 2006 - ndr) il Corriere della sera ha pubblicato un articolo in cui si proponeva una catalogazione politica di vari sacerdoti. Alcuni a destra, altri a sinistra, altri come non appartenenti ad un partito ma divisi tra progressisti e conservatori. Io sono stato collocato tra i conservatori.
Dentro di me è esploso un sentimento di totale rifiuto di queste catalogazioni.
Io non appartengo alla sinistra né alla destra, non mi sento conservatore né progressista! Io mi sento dalla parte dell’uomo così come ce lo ha rivelato Cristo, quel Cristo che proprio per questa rivelazione è stato crocifisso.

Il programma politico di don Benzi

Sono dalla parte dei carcerati, molti dei quali potrebbero beneficiare delle misure alternative e attuare una vera riabilitazione, e invece restano rinchiusi in strutture costose e dannose.
Sono dalla parte dei bambini che hanno bisogno di un papà e una mamma, e invece vengono collocati in comunità che di “famigliare” hanno solo il nome, ma sono in realtà dei mini istituti.
Io lotto per il diritto dei giovani a non drogarsi e a partecipare attivamente alla costruzione di una nuova società.
Io corro a difendere i bambini che vengono massacrati nel seno materno, mentre potrebbero essere tutti salvati assieme alle loro madri.
Io lotto per la liberazione delle decine di migliaia di ragazze e donne schiavizzate per soddisfare gli istinti genitali dei maschi italiani (di destra, di sinistra e di centro).
Io lotto perché gli anziani siano riconosciuti come soggetti attivi di storia, e nessuno di loro venga lasciato morire da solo in un ricovero, abbandonato anche se ben curato.
Io sto dalla parte delle vittime di ogni guerra, perché la guerra non è mai giusta.
Io sto dalla parte dei disoccupati, degli sfrattati, dei senza dimora.

«Troppi casi di prostituzione politica» 

L’uomo, in qualsiasi situazione e condizione viva, ha una dignità intrinseca al suo essere che gli viene da Dio. Io lotto perché questa dignità venga rispettata, assieme ai miei fratelli della Comunità Papa Giovanni XXIII e a tutti coloro che condividono questa missione, siano essi di destra, di centro o di sinistra.
Oggi ci troviamo di fronte a troppi casi di prostituzione politica. Finché sarò su questa terra non mi piegherò mai di fronte alle contrattazioni fatte sopra la testa della povera gente.
Io lotto perché la dignità dell’uomo, di ogni uomo, venga rispettata