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25 Luglio 2020

Riconfermato il successore di Don Benzi

A Rimini sono giunti i delegati da tutta Italia per le votazioni. Il bilancio di 52 anni di vita associativa.
Riconfermato il successore di Don Benzi
Un'altro mandato per il Presidente Giovanni Paolo Ramonda:«Determinante è stato il mio essere sposo». Metà delle accoglienze sono possibili grazie ai donatori e all'autofinanziamento.
I delegati al primo turno hanno confermato Paolo Ramonda alla guida della Comunità Papa Giovanni XXIII, con il 64,8% delle preferenze.

L'Adorazione Eucaristica ha aperto i lavori. Ha preceduto la presentazione del bilancio sociale dell'Associazione di diritto pontificio e l'indicazione del nuovo Responsabile Generale. Sono stati chiamati ad eleggere il successore di Don Benzi circa 220 delegati: 180 accorsi in presenza, oltre 40 collegati dall'Italia e dalle missioni estere.

Il bilancio sociale della Comunità Papa Giovanni XXIII

Durante la mattinata sono stati presentati i numeri che danno l'idea della dimensione raggiunta dalla Comunità dopo 52 anni di vita associativa. Salta all'occhio la proporzione fra il numero di persone accolte, nelle case famiglia e nelle sedi Onlus dell'associazione, che trovano una copertura economica da parte delle istituzioni o delle famiglie, rispetto a quanti sono interamente a carico del volontariato e delle donazioni. Il 54% degli accolti nelle sedi Onlus godono di una retta; circa metà, il 46% degli accolti non costituiscono una spesa per lo Stato.

Sono oltre 2000 ad oggi le persone, in Italia e nel mondo, che hanno scelto la spiritualità del povero e la vita comunitaria proposte da Don Benzi; 343 le sedi istituzionali in Italia; 245 le case famiglia nel mondo. Sono accolte in maniera stabile quasi 5.000 persone.

Chi è Giovanni Paolo Ramonda

Don Oreste Benzi ha raggiunto il Signore il 2 novembre 2007; Giovanni Paolo Ramonda, laico e papà di casa famiglia, è stato indicato dall'assemblea della Comunità a proseguirne la guida. La parola chiave con cui ha iniziato il suo primo mandato è stata Responsabilità. Ramonda si è reso poi protagonista di un importante rinnovamento dell'organizzazione associativa.

Giovanni Paolo Ramonda e Tiziana
Paolo Ramonda e la sua famiglia allargata
Foto di Caterina Balocco


Paolo Ramonda, nato a Fossano in provincia di Cuneo nel 1960, a 18 anni era stato obiettore di coscienza al servizio militare. Laureato in pedagogia con indirizzo psicologico, a 28 anni si è sposato con Tiziana Mariani e ha fondato la casa famiglia di Sant'Albano Stura in provincia di Cuneo.

Da uno scritto di Don Oreste Benzi

«La parola Responsabile mi piace di più, significa “che deve rispondere”, il responsabile deve comunque rispondere di tutto, il responsabile è colui che risponde, cioè ad esempio, io vengo a chiedere conto: “Perché quella comunità non funziona?”. Vado dal responsabile di zona e gli dico: “Come mai? Cosa succede?” Sei tu che devi rispondere dei tuoi fratelli, però voi rendete bella la vita al fratello responsabile della comunità, aprendogli sempre il vostro cuore».

Le parole di Ramonda dopo l'indicazione

«Per me è stato determinante essere sposo», ha detto Ramonda appena riconfermato. «In 13 anni da responsabile generale, ho vissuto il dono grandissimo di essere papà di casa famiglia, che ha tenuto in equilibrio il mio servizio da Responsabile. Sono sicuro che questa indicazione sarà per me un passo in più sulla strada della conversione. Una delle virtù che viviamo come Comunità è il sacrificio legato alla scomodità». 7 accolti di cui 4 non autosufficienti, vivono con lui. «Ma non è necessario fare altri 6 anni — ha aggiunto —, se guardiamo l'esempio di Papa Ratzinger. Viviamo l'oggi di Dio».

Poi la proposta rivolta ai membri della Comunità: «Aggiungete un quarto d'ora di Adorazione Eucaristica alla vostra preghiera quotidiana, perché il Responsabile Generale è portato sulle ali da tutti voi. Per quando mi riguarda mi incontrerete molto, ma viaggerò di meno e saprò stare, quando serve, nelle retrovie».

Rivolto all'esterno, l'attenzione all'ecumenismo: «Andremo a dialogare con tutti, in Camerun con i pentecostali, in Bangladesh con i buddisti. Continueremo ad accogliere nei paesi musulmani, anche quando ci vorrebbero mandare via. Questo è il Vangelo di Gesù Cristo, non solo l'amare chi ti applaude».

All'interno della Chiesa Cattolica: «Vivremo il nostro essere laici nel mondo, ringraziando per il dono dei Sacerdoti. Cammineremo con la Chiesa, dialoganti, impegnati per la rimozione delle cause che provocano le ingiustizie. Lavoreremo per sostenere la famiglia, l'inizio vita, il cammino per la pace».

Tutela del creato, impegno della Comunità Papa Giovanni XXIII per il 2021

Questo il tema su cui lavorerà la Comunità per il prossimo anno:

"Ascoltate tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri" (LS49)

La Società del Gratuito come risposta al grido del povero e del creato. In che modo il convertirsi ad una ecologia integrale attualizza e rinnova la nostra identità vocazionale? Economia di condivisione, frutto maturo della Società del Gratuito e fonte di dignità delle persone e del pianeta, alternativa possibile all'economia volta al massimo profitto. Nuovi stili di vita nella Comunità a partire da una coscienza alimentare, di salute e di sviluppo sostenibile. Quali azioni e quali proposte? Come agire partendo dalle nostre piccole e grandi scelte quotidiane, personali e comunitarie, per rimuovere le cause che creano ingiustizia?