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18 Dicembre 2023

Ipoacusia. Vietato arrendersi

Quali sono le cause, come prevenirla e come correre ai ripari
Ipoacusia. Vietato arrendersi
Foto di Robin Higgins da Pixabay
La compromissione dell'udito impoverisce anche la corteccia cerebrale. Ecco come
La diminuzione della capacità uditiva (ipoacusia) può colpire qualsiasi età, ma dopo i 60 anni interessa il 15 % degli individui e sale al 36% degli ultra ottantacinquenni. La presbiacusia è una menomazione che viene vissuta quasi con rassegnazione dalla maggior parte delle persone che ne vengono colpite, come fosse un evento ineluttabile e spesso neppure degno di essere indagato. Il numero di persone con problemi di udito è maggiore fra la popolazione con bassa istruzione e con molte difficoltà economiche.

Le cause dell'abbassamento dell'udito

Le cause principali della presbiacusia sono il normale processo di invecchiamento, l’esposizione a rumori forti, l’ipertensione arteriosa, il diabete, le vasculopatie e gli effetti collaterali negativi che hanno alcuni farmaci, come i diuretici, alcuni tipi di antibiotici e gli antinfiammatori. Studi recenti hanno confermato che nei soggetti con diminuzione delle capacità uditive vi sia una marcata e più veloce perdita di tessuto cerebrale “nobile”, la corteccia cerebrale, rispetto ai soggetti che ci sentono bene. Colpite sono non solo le zone cerebrali deputate a riconoscere i suoni, ma anche quelle responsabili della memoria e dell’attenzione, con compromissione delle abilità cognitive tra cui la capacità di concentrazione, di pianificazione della giornata e di progettazione del futuro. La depressione e la malattia di Alzheimer trovano un terreno favorevole per svilupparsi.

Il costo degli apparecchi acustici

Per tutti questi motivi quando si ha la sensazione di sentirci di meno - e non come spesso accade dopo mesi o addirittura anni - bisogna sottoporsi a una visita otorinolaringoiatrica. Il medico specialista potrà così indagare le cause e l’entità della ipoacusia ed eventualmente prescrivere le protesi acustiche che sono molto costose (dai 2 ai 3mila euro l’una), ma che correggono in modo mirato ed efficace le frequenze interessate dal calo dell’udito. L’OMS è impegnata attivamente nell’accrescere la consapevolezza dei problemi della sordità, nel sollecitare i paesi ad attuare programmi di prevenzione, nel costruire relazioni commerciali per fornire apparecchi acustici a costi sostenibili, nel diffondere linee guida per ridurre le principali cause di compromissione dell’udito. 

Giovani. I rischi delle cuffiette e delle discoteche

Secondo gli ultimi dati dell’OMS, il 50% delle persone fra i 12 e i 35 anni, ovvero un numero assai elevato di giovani, rischia danni all’udito a causa della prolungata esposizione a suoni forti, compresa la musica ascoltata in cuffia o in discoteca. I ragazzi credono che poche ore di musica a volume alto in discoteca siano innocue, ma si sbagliano! Spesso quando escono dal locale lamentano un fischio continuo nell’orecchio che nella maggior parte dei casi si risolve dopo poco, ma a volte persiste per più di 24 ore ed è un segnale indicativo di un vero e proprio trauma acustico che può arrivare a compromettere le capacità uditive del soggetto.