Se abbiamo oggi un papa come Francesco è grazie a Benedetto XVI. Aveva già 76 anni, il cardinale Jorge Mario Bergoglio, quando Ratzinger diede le dimissioni da papa, e a 80 anni sarebbe stato escluso dal concave.
È dedicata a papa Francesco la copertina di Sempre Magazine di marzo-aprile 2023, con una immagine del pontefice intento a compiere un gesto di tenerezza che ci riporta alla memoria la famosa “carezza del papa” di Giovanni XXIII.
Il 13 marzo si compiono i primi dieci anni del pontificato di Francesco, un pontefice particolarmente vicino ai piccoli, ai poveri, e il Magazine lo sottolinea raccontando con parole e immagini il commovente incontro avvenuto il 14 gennaio con 800 bambini e ragazzi che vivono nella case famiglia e famiglie della Comunità Papa Giovanni XXIII, molti dei quali hanno gravi handicap o vengono da storie terribili di emarginazione.
Ma che significato ha oggi il papato di Francesco e cosa lo differenzia da quello dei suoi predecessori Giovanni Paolo II e Benedetto XVI? Se ne parla nella lunga intervista con Enzo Romeo, il noto vaticanista del TG2 che con gli ultimi tre papi ha avuto una lunga frequentazione.
E pensare che se abbiamo oggi un papa come Francesco è grazie a Benedetto XVI. Aveva già 76 anni, il cardinale Jorge Mario Bergoglio, quando Ratzinger diede le dimissioni da papa, con quelle parole pronunciate in latino, senza preavviso, al termine di un concistoro all’apparenza ordinario. Ratzinger, come sappiamo, è poi vissuto altri dieci anni e quindi, se lui non si fosse dimesso o se avesse aspettato anche solo qualche anno a farlo, Bergoglio avrebbe nel frattempo superato gli 80 anni e sarebbe stato escluso dal concave. Invece sappiamo com’è andata.
«Il gesto inaspettato delle dimissioni di Benedetto XVI ha aperto la strada allo Spirito Santo per dare alla Chiesa e al mondo intero un vescovo di Roma con l’odore delle pecore - scrive Ramonda nell'Editoriale -. La stima reciproca manifestata tra i due in questi dieci anni mette i denigratori a servizio del divisore nell’angolo, e fa splendere l’unità di una Chiesa sbattuta sì dai venti degli scandali di alcuni suoi rappresentanti, ma che continuamente si mette a servizio degli uomini a partire dagli ultimi.»
