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2 Giugno 2023

La repubblica si liberi dalle armi!

L'associazionismo cattolico ed ecumenico chiede che l'Italia aderisca al trattato per la messa al bando delle armi nucleari.
La repubblica si liberi dalle armi!
Il 2 giugno è la festa della Repubblica italiana, una repubblica che nella propria costituzione «ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». Ma nella realtà l'Italia produce ed esporta armi. È fondamentale quindi parlare concretamente di disarmo, a partire dalle armi nucleari.
La Rete dell’associazionismo cattolico ed ecumenico si è di nuovo unito in una conferenza stampa alla camera dei deputati alla vigilia della Festa della Repubblica.
Nel pieno della guerra che insanguina il cuore dell’Europa e in uno scenario apocalittico da molti sottovalutato e di fronte al quale si hanno gravi responsabilità, la rete ha ribadito l’appello per «Una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari»- già rivolto alle istituzioni a giugno 2021, ribadito nel febbraio 2022, e discusso alla presenza del Card. Zuppi a Bologna il 18 febbraio di quest’anno- per chiedere al nostro Paese l’adesione al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari in unità d’intenti con la Campagna civile Italia Ripensaci.

In concomitanza con la Festa della Repubblica del 2 giugno e della parata militare, la rete ha espresso il desiderio e la volontà di un’altra Repubblica impegnata nel ripudio della guerra e libera dalle testate atomiche, più che mai oggi, in cui questa nuova guerra in Europa ha riportato drammaticamente sul tavolo delle ipotesi la tragedia dell’utilizzo delle armi nucleari.

Le associazioni, muovendosi come costruttori di pace, sono state da subito al fianco delle vittime con l’iniziativa di Stopthewarnow e con l’Operazione Colomba, corpo civile nonviolento della Comunità Papa Giovanni XXIII, e al fianco degli obiettori di coscienza che hanno scelto di non imbracciare le armi. La Comunità Sant’Egidio è presente con i propri associati sia in Ucraina che in Russia e l’iniziativa Europe For Peace ha avviato vie di interlocuzione fra le parti in conflitto. 

Bando armi nucleari
Alla vigilia della Festa della Repubblica del 2 giugno la rete di associazioni cattoliche ed ecumeniche ha espresso il desiderio e la volontà di una Repubblica impegnata nel ripudio della guerra e libera dalle testate atomiche.


Nel vivere questa condivisione solidale, la rete, con la sua ampia appartenenza di realtà, ha espresso tutta la vicinanza, solidarietà e preghiera per l’incarico del Vaticano al Card. Zuppi per esplorare strade e percorsi di Pace verso un dialogo di soluzione della guerra in Ucraina.
La Rete pace e disarmo -a rappresentare Italia Ripensaci -ha rinnovato l’invito al nostro Paese quanto meno a partecipare come uditore alla conferenza degli aderenti al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari che si terrà a New York a fine anno.

Sono intervenuti, oltre ai rappresentanti delle varie associazioni, anche i deputati Paolo Ciani, Nicola Fratoianni, Luana Zanella, e il già deputato Mario Marazziti sottolineando in particolare, fra le altre considerazioni solidali con l’appello della rete cattolica ed ecumenica, l’assurdità della scelta in ambito europeo avvenuta in questi giorni dell’utilizzo dei fondi del PNRR, e forse dei fondi di coesione, per finanziare la produzione di armamenti. 

È stata rivolta un’accorata istanza alla Politica a raccogliere l’appello come espressione di una visione per il futuro, come scelta non buonista ma razionale e lungimirante: pensare con lucidità e ragione, per dare corpo ad un vero un progetto politico alternativo in cui il disarmo non sia solo una parola vuota.
Scegliere la dignità umana e la fraternità universale con l’impegno per la salvaguardia dei diritti come fondamento di una politica rinnovata e profetica.