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12 Gennaio 2023

Mamma, mi ascolti?

Le regole fondamentali per una comunicazione sana
Mamma, mi ascolti?
Foto di Foto di Moondance da Pixabay
Imparare a comunicare in modo efficace è utile ed importante nelle relazioni, nasce dal saper ascoltare, aspetto non facile in una società sempre di corsa, e dal saper comunicare.
«Mamma mi stai ascoltando?» «Sì, ma nel frattempo cucino, tu parla». La comunicazione nasce dalla capacità di “ascoltare”, che in latino significa “sentire con attenzione con l’orecchio”, e comporta un atteggiamento specifico che fa capire all’altro che si è interessati, presenti ed attenti: mantenere il contatto visivo, avere una postura adeguata, dare un rimando rispetto a ciò che sta dicendo, non interrompere, evitare di dare consigli se non richiesti.

L'ascolto assertivo, attento, efficace

L’ascolto assertivo comunica all’altro che ciò che sta dicendo è importante. Come fare? Spesso quando si ascolta subentrano distorsioni, fraintendimenti e distrazioni. Alcune regole per un ascolto efficace sono: non pensare ad altro, non correggere subito ma dare e darsi tempo per comprendere bene la situazione, prestare attenzione a tutto, anche a ciò che in quel momento non interessa, non cercare d’impartire delle verità.
L’assertività comporta la capacità d’esprimersi senza aggredire l’altro. Si situa due poli opposti: la persona poco assertiva ha comportamenti passivi, compiacenti, si adegua alle idee degli altri. Questo atteggiamento porta a svalutarsi. La comunicazione aggressiva invece è caratterizzata da comportamenti di dominio, di prevaricazione e di svalutazione.

La capacità di apprendere l'arte di ascoltare

L’assertività diventa una capacità importante per il genitore con figli adolescenti perché lo porta a riconoscere il compromesso e la negoziazione come parte fondamentale della comunicazione, riconoscendo che l’altro esiste, che fa parte della partita. Esistono dei prerequisiti che vanno coltivati per essere assertivi: avere una buona autostima, sapere di non avere sempre ragione, saper chiedere, saper dire di “no”, saper cogliere le positività dell’altro, trovare compromessi, accettare di non aver raggiunto un risultato, realizzare obiettivi concreti.
L’assertività non è presente nel patrimonio genetico, la si apprende attraverso schemi mentali che si formano nell’infanzia grazie all’imitazione dei genitori, degli adulti di riferimento, degli insegnanti e successivamente anche degli amici.

L’assertività a scuola

L’assertività è un aspetto importante anche nel contesto scolastico e gioca un ruolo sul benessere della classe in quanto l’insegnate assertivo ottiene più facilmente rispetto e considerazione e sa modulare l’ascolto e l’autorevolezza. L’insegnante può inoltre favorire comportamenti assertivi nei suoi allievi, scoraggiando quelli troppo passivi o aggressivi.
Un esempio di comunicazione assertiva: non dire «non ti arrabbiare» in quanto c’è un ordine di cambiare le emozioni perché infastidiscono. Meglio parlare in prima persona: «Mi sembra che tu sia arrabbiato, c'è qualcosa che ti infastidisce?» o «Capisco che tu sia arrabbiato…».