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3 Dicembre 2025

Naomi, la piccola Masai che non si arrende

Una storia di amore e resilienza dal cuore della Tanzania
Naomi, la piccola Masai che non si arrende
Foto di Archivio Condivisione fra i Popoli
A 4 anni pesava solo 5 kg e la sua mamma la portò al centro nutrizionale del progetto Rainbow. Oltre a essere malnutrita, Naomi è affetta da una lesione cerebrale che la rende in tutto dipendente dalla sua mamma. Una storia che sembra un piccolo miracolo: pur vivendo in un villaggio sperduto, Naomi continua a vivere, diffondendo attorno a sé gioia e amore.
La storia di Naomi è una storia semplice, una storia damore per la vita che in silenzio grida riscatto andando contro ogni logica, mostrandoci che il confine tra possibile e impossibile è a volte così labile da scomparire.
Naomi è una bambina di quasi 11 anni arrivata al centro Ngome per bambini malnutriti del Progetto Rainbow di Iringa, in Tanzania, circa 7 anni fa, poco prima di Natale.
Quando il nutrizionista lha pesata, pur avendo 4 anni, raggiungeva appena i 5 kg.
Oltre a essere malnutrita, Naomi è affetta da una lesione cerebrale importante che la rende dipendente in tutto e per tutto dalla sua mamma Sofia.
È lei che la nutre, la veste e la porta sulla schiena per andare al centro. Ogni volta percorre circa 25 km, la distanza che separa il loro villaggio da Iringa.

Tanzania Naomi villaggio
La piccola Naomi vive nel villaggio Masai di Kiwere in Tanzania
Foto di Archivio Condivisione fra i Popoli
 

Naomi è una piccola Masai. Al villaggio la vita della tribù gravita intorno all’allevamento e alla coltivazione delle terre, il tempo è scandito dalla luce del sole e dal trascorrere delle stagioni e ognuno ha un ruolo preciso nell'economia di questa piccola comunità.
A causa della sua disabilità la bambina mangia molto lentamente e ha bisogno di mille attenzioni, che difficilmente si conciliano con gli impegni di chi trae dal bestiame e dalla terra il proprio sostentamento.
Con la sua fragilità Naomi rompe tutti gli schemi perché ha bisogno del suo tempo, che sia giorno o notte, stagione secca o delle piogge.
Una volta gli operatori del centro nutrizionale sono andati a trovarla, pieni di fiducia nelle poche ma chiare indicazioni che avevano ricevuto.
Sono così partiti per il villaggio di Kiwere, sulla strada che porta a Pawaga... puntino insignificante su Google Maps!
Naomi e la sua famiglia attendevano sotto una tenda improvvisata.
Capire quanta strada percorrono lei e la mamma per andare al centro ha reso la vita di questa piccola Masai ancora più speciale agli occhi degli operatori, che si sono sentiti ricchi del privilegio di poterla accompagnare in questo pezzo di cammino.
Naomi è la loro piccola crisalide. Stanno aspettando che un giorno diventi farfalla, o forse no, ma in realtà non importa.
Con la sua storia Naomi è un segno unico e miracoloso che parla a tutti coloro che vivono il centro: alle mamme, ai bimbi che a volte teneramente laccarezzano.
La cosa che ha sempre stupito, e che ancora adesso non si sa spiegare, è come sia possibile che Naomi sia ancora viva.
La sua vita va contro ogni logica, piccola e fragile nel suo villaggio fatto di niente, in case di terra e paglia, dove linverno è freddo, anche in Africa, e il vento soffia ed entra in ogni fessura.

La piccola Naomi insegna che la vita è più forte di ogni avversità 

Eppure Naomi vive, sopravvissuta a un parto fatto in casa, senza alcun sostegno medico. Sopravvissuta ai primi difficilissimi mesi di vita che, passo dopo passo, sono diventati anni. Sopravvissuta anche alle credenze animiste di un popolo che vive mantenendo tradizioni, lingua e abiti antichi.
Naomi sopravvive e non cede, anzi adesso pesa quasi 11 kg, conquistati grammo dopo grammo con tante cadute e incidenti di percorso.
Naomi vive, grazie alla sua mamma Sofia che se ne prende cura.
Naomi vive anche se le fatiche sono tante e dimostra come la vita grida anche senza far rumore, grida e in silenzio sposta le montagne, attraversando km di niente a bordo di una moto e poi di un bus e poi di un risciò, per arrivare puntuale una volta al mese al centro nutrizionale.
Naomi vive e insegna che la vita quando ci crediamo è più forte di ogni avversità, batte previsioni e decide lei cosa è possibile.
Perché quando Naomi è arrivata al centro sembrava impossibile progettare un futuro, mentre oggi è ancora lì a rompere schemi e a mettere in discussione! Il segreto è lamore.
Naomi piccola masai
La piccola Naomi vive nel villaggio Masai di Kiwere in Tanzania. È una bimba malnutrita affetta da lesione cerebrale, arrivata al centro nutrizionale del progetto Rainbow
Foto di Archivio Condivisione fra i Popoli

3 dicembre: giornata internazionale della disabilità 

Oggi si celebra la Giornata internazionale della disabilità che quest’anno ha come tema Promuovere società inclusive nei confronti delle persone con disabilità per promuovere il progresso sociale.”
Con loro e non per loro. Unintuizione che don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha avuto circa 70 anni fa quando, in unItalia molto diversa da quella dei giorni nostri, scelse di organizzare i primi campi di vacanza sulle Dolomiti per ragazzi con e senza disabilità. Insieme.
Condividere ogni momento della vita è ancora la carta didentità dell’Associazione nei Paesi in cui opera, dove purtroppo emarginazione e discriminazione sono spesso la normalità.
Lamore rigenera e rende felici. Tutti, con o senza disabilità.