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25 Gennaio 2023

Quei guru che intrappolano nelle sette

Il silenzio dei mass-media
Quei guru che intrappolano nelle sette
Foto di Uriel Shuraki da Pixabay
Un fenomeno tanto sottovalutato quanto pericoloso, le denunce dei genitori disperati, la nascita del numero anti-sette

Spesso si abbina la parola «setta» al satanismo e si pensa sia solo una questione antireligiosa. E invece non tutte le sette sono sataniche, ma tutte sono diaboliche, perché separano l’individuo da se stesso, dal suo ambiente vitale, dai suoi cari, dalla vita, dal lavoro.
Uno dei tabù più consolidati nei mass media è il silenzio sul tema delle sette. Per timore di svegliare “dragoni dormienti”, appostati in gangli di potere fondamentali, scarseggia il coraggio di chiamare per nome chi s’approfitta delle persone vulnerabili. Il velo sulle sette occulte resta abbassato.
Dietro la trappola delle sette ci sono criminali che si beffano dello Stato, guru che si approfittano della solitudine, della debolezza, del bisogno, della sofferenza. E ci sono vittime, usate e gettate, plagiate, sole e isolate anche dalle istituzioni, derise e umiliate. È impossibile quantificare i numeri effettivi delle sette occulte più o meno organizzate. Molte sono improvvisate da giovani che si ritrovano e si uniscono attraverso iniziazioni attinte dal web o, come accaduto per le Bestie di Satana, attraverso riti di affiliazione ispirati da satanisti del passato o ripresi dallo spiritismo.

Le sette occulte in Italia

Nel territorio italiano la presenza delle sette è capillarmente articolata. Sono attive «micro sette» in tutte le regioni. A diffondersi più rapidamente sono i gruppi acido giovanili i cui adepti fanno uso di sostanze sintetiche e organizzano rituali orgiastici. È una setta di basso livello, nel quale le droghe sintetiche equivalgono alla “comunione di Satana” e vengono usate proprio perché producono danni cerebrali. Per questo tipo di gruppi, la morte psichica è più importante di quella fisica.

800-228866 Il telefono antisette

Nel Duemila fu don Oreste Benzi ad accogliere le richieste di tante genitori disperati che si rivolgevano a lui per chiedere aiuto. Erano casi di lacerazioni familiari drammatiche, di giovani scomparsi da casa o di adolescenti che avevano cambiato il loro comportamento in modo drastico. Il Telefono Antisette (800-228866) nasce per sua iniziativa nel 2002 e dal 2006 collabora con la Sas, la Squadra Antisette della Polizia di Stato in una sinergia di prevenzione e aiuto alle vittime.
In media al numero verde telefonano 15 persone al giorno. 5 mila telefonate all’anno.
Nell’odierna società occidentale, secolarizzata e atea, le sette sono una delle più rilevanti manifestazioni del «mysterium iniquitatis», per molti aspetti persino più pericolosa delle mafie.