Nel cuore delle Marche, a Fano in provincia di Pesaro-Urbino, il Centro aggregativo GiraGirasole costituisce una piccola ma fondamentale risposta ai bisogni di ragazzi con disabilità e fragilità sociali. Eppure un paio di anni fa ha rischiato di chiudere.
«Con noi ci sono 11 ragazzi fra i 9 ai 26 anni: per queste fasce d'età non ci sono proproste di nessun tipo sul nostro territorio. Permettiamo loro di fare delle attività pomeridiane che non avrebbero proprio l'opportunità di fare», spiega Alessandra Montini, educatrice del progetto. Il centro aggregativo apre i cancelli durante la stagione invernale quattro volte alla settimana, dalle 15 alle 17. Opera senza richiedere diagnosi specifiche e accoglie ragazzi con diverse disabilità, offrendo loro attività che spaziano dalla piscina alla danza integrata, fino a laboratori creativi e alle passeggiate.
Alessia Montini descrive l'ambiente del centro aggregativo come un luogo in cui i ragazzi possono sviluppare abilità sociali e creare legami significativi: «Siamo riusciti a trovare un ottimo equilibrio durante i laboratori in modo da poter coinvolgere tutti». Le attività proposte, come la danza integrata e il nuoto, offrono ai ragazzi nuovi modi di esprimersi e comunicare fra loro.

Anna Lisa Landini fa parte della Comunità Papa Giovanni XXIII, associazione nel cui seno il progetto è nato. «È stato grazie al progetto "Radici" dell'impresa sociale Con i Bambini che siamo riusciti a rimanere aperti quando, due anni fa dopo l'epidemia di Covid-19, i volontari hanno iniziato a scarseggiare. Senza il sostegno del progetto non potremmo permetterci l'assunzione di professionisti».
Il Progetto Radici nel 2025 è stato selezionato dall'impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Questo progetto mira a promuovere il benessere di bambini e adolescenti attraverso percorsi di educazione non formale, rigenerazione comunitaria e sostegno psicosociale. Si inserisce in un contesto di interventi più ampio, volto a mitigare i pesanti impatti emotivi che i minori nelle aree alluvionate del maggio 2023 hanno subito. Attraverso iniziative educative, ricreative e di supporto sociale e psicologico, le iniziative finanziate coinvolgono più di 2.400 minori nelle province di Rimini e Pesaro-Urbino. Le attività proposte comprendono l'animazione territoriale, attivazione e potenziamento di centri estivi; poi ci sono laboratori artistici, eventi organizzati per bambini e ragazzi, attività di orientamento, di supporto allo studio e psicologico per i giovani.

Cristina Benedetti, una delle fondatrici del Giragirasole, ricorda come tutto sia iniziato nel 2012, quando si pensò di organizzare dei periggi di attività per i ragazzi, come sollievo per le case famiglia della zona. «Leggendo il Vangelo, abbiamo trovato il riferimento ai bei fiori diversi di un campo (Matteo 6:25); così è nato il nome Giragirasole». Da allora, il centro ha continuato a crescere, grazie anche alla Provvidenza e al sostegno di volontari e donatori.
Don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, che ha sempre creduto nel valore delle persone diversamente abili: «Le membra più deboli sono le più necessarie. Per questo là dove siamo noi, lì devono essere anche loro», diceva, sottolineando l'importanza di una società che si prenda cura di tutti i suoi membri, senza lasciare indietro nessuno. La sua visione ha guidato la Comunità nel creare spazi inclusivi dove ogni individuo possa esprimere il proprio potenziale e contribuire alla società. «La persona diversamente abile è protagonista della propria e altrui promozione e liberazione», affermava il sacerdote riminese.