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21 Agosto 2019

Sandra Sabattini. Commozione per la mostra al Meeting di Rimini

Sono trascorsi 35 anni dalla sua morte, ma il suo messaggio rimane più che mai attuale per i giovani di oggi e per chi vuole continuare ad essere giovane dentro.
Sandra Sabattini. Commozione per la mostra al Meeting di Rimini
Foto di Riccardo Ghinelli
Successo di pubblico e commozione alla mostra dedicata a Sandra Sabattini in corso al Meeting di Rimini. La storia di una giovane riminese che ha cercato Dio fino all'ultimo giorno della sua vita.
«Oggi c’è l’inflazione di buoni cristiani, mentre il mondo ha bisogno di santi.»
Lo scriveva 35 anni fa la riminese Sandra Sabattini, studentessa al IV anno di medicina, morta il 2 maggio del 1984, all’età di soli 22 anni, che a breve vedremo beata. Un’affermazione più che mai attuale e rivoluzionaria.
Per lei, classe 1961 che il 19 agosto avrebbe compiuto 58 anni, si è svolta sabato 17 agosto presso la Parrocchia di San Girolamo a Rimini, la Messa in ricordo della sua nascita.

La Messa nella Parrocchia di San Girolamo a Rimini per Sandra

A celebrare la Messa don Adamo Affri, responsabile della zona Rimini della Comunità Papa Giovanni XXIII e don Roberto Battaglia, parroco della Parrocchia di San Girolamo. Sandra è legata a questa parrocchia. Nel 1964 per stare vicino allo zio don Giuseppe Bonini diventato parrocco, con tutta la famiglia va a vivere proprio nella canonica di San Girolamo e qui c'è quel che rimane di lei.

Durante l’omelia don Roberto ha citato varie frasi tratte da Il Diario di Sandra, Sempre Editore, ricordando la vita di questa ragazza e il suo incontro con la Comunità Papa Giovanni XXIII

«La santità - ha detto - non è fare tante cose strane o complicate. No, la santità è quando uno dice: “Questi qui non li mollo più”. Non è una cosa che fai, è una cosa che ti ha riempito!», riferendosi alla celebre frase che Sandra disse a sua mamma Agnese una volta tornata dal campeggio con i ragazzi disabili all’albergo Madonna delle Vette ad Alba di Canazei TN: “Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che non abbandonerò mai più». 
Continuando il parroco ha detto: «La santità non è tanto la cosa che fai, la santità è Cristo che ti ha riempito, perché vuol dire che “quella cosa” è piena della Vita Vera». 
Dopo avere accennato l’incontro di Sandra con la Comunità Papa Giovanni XXIII, don Roberto ha proseguito l’omelia richiamando tutti i presenti a seguire prima Gesù Cristo, e successivamente lo specifico della vocazione a cui ogni persona è stata chiamata, facendolo ancora una volta con le parole di Sandra.
«Dunque ora si tratta di una cosa sola. Ma cosa? Dire: Sì Signore scelgo i più poveri; ora è troppo facile, non serve a niente se poi quando esco è tutto come prima. No, dico: scelgo Te e basta».

Sandra una ragazza straordinaria nella normalità quotidiana 

Affluenza di gente alla mostra dedicata a Sandra
Affluenza di gente alla mostra dedicata a Sandra Sabattini
Foto di Riccardo Ghinelli

Parole forti che preannunciano la forte carica spirituale di questa ragazza, che invitiamo ad andare a scoprire alla mostra dal titolo “Sandra Sabattini: questa vita non è mia”, in corso al Meeting per l’Amicizia fra i popoli di Rimini aperta fino al 24 agosto,  e che già sta dando molto frutto per la numerosa partecipazione di persone di ogni età e nazionalità.
Segni di commozione durante la visita della mostra. Qualcuno ha pianto sentendo la storia di questa giovane.
La mostra un'occasione per fare un incontro simpatico con Cristo attraverso di lei e, mediante le parole delle guide che ne illustrano il percorso, assaporare quella purezza d’animo e quell’amore per Dio che Sandra ha avuto durante tutta la sua vita. 
Scriveva nel suo Diario: «Grazie Signore di questo mondo, di questa vita, di queste persone, di questa gioia, per una nuova primavera che sorge e che mi vede ancora viva». 

Sandra al Meeting di Rimini

Sandra Sabattini: Questa vita non è mia. Dal pensiero di questa ragazza riminese scritto qualche giorno prima della sua morte prende il titolo della mostra a lei dedicata presente al Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini. 
Quest’anno il quarantesimo Meeting di Rimini, l’incontro annuale proposto da Comunione e Liberazione, avrà come titolo Nacque il tuo nome da ciò che fissavi, tratto da un verso di una poesia di Karol Wojtyla.

Laila Lucci, la curatrice della mostra dedicata a Sandra al Meeting
Laila Lucci, la curatrice della mostra Sandra Sabattini. Questa vita non è mia.
Foto di Riccardo Ghinelli

Fra le tante mostre presenti, quella dedicata interamente a Sandra Sabattini è stata curata dalla teologa Laila Lucci in collaborazione con la Comunità Papa Giovanni XXIII

L’esposizione è suddivisa in 35 pannelli più uno introduttivo, attraverso i quali si possono conoscere la biografia e la vita spirituale di Sandra: sono presenti fotografie, immagini e oggetti appartenenti alla giovane donna, che si affiancano ai testi della curatrice.

Chi era Sandra Sabattini?

Sandra Sabattini, nasce a Riccione il 19 agosto 1961. A dodici anni fa il suo primo incontro con don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. Sul suo esempio, anche lei sceglie di condividere la vita con persone con gravi disabilità e tossicodipendenti e anche per questo si iscrive alla facoltà di Medicina. Incontra Guido Rossi: entrambi vivono in maniera casta il loro fidanzamento, in attesa di sposarsi e di partire missionari in Africa. La mattina del 29 aprile 1984, mentre scende dall’auto per partecipare a un incontro comunitario viene travolta da un’altra auto e muore dopo tre giorni di coma, il 2 maggio 1984. Don Benzi ha promosso l’avvio della sua causa di beatificazione. Il 6 marzo 2018 Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui Sandra è stata dichiarata Venerabile. 

"Questa vita non è mia" al Meeting di Rimini

A Laila Lucci, curatrice della mostra e già autrice di una biografia su Sandra Sabattini dal titolo La santa della porta accanto, Sempre Editore, abbiamo voluto fare qualche domanda, per meglio comprendere il senso e il significato di questa importante illustrazione.

Laila, per quale motivo è stata organizzata questa mostra?
«Questa mostra, voluta e richiesta dal Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, ha la volontà di far conoscere la spiritualità di questa ragazza molto giovane, morta a 22 anni e che ha trascorso la sua vita, apparentemente ordinaria, in un modo straordinario, mettendo a frutto tutte le virtù fino alla perfezione. Di lei è nato il processo di beatificazione, voluto da don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, che per primo ha intuito la forte spiritualità della giovane, la quale è bene sia conosciuta da tutti.
Sandra rientra in quell’ordine di santità che il Papa ha definito, nella sua lettera pastorale Gaudete et exultate, come i “Santi della porta accanto”: gente che non ha fatto nulla di straordinario, di eccezionale o eclatante, ma che ha vissuto bene e in modo straordinario l’ordinarietà.»

Perché proprio al Meeting di Rimini?
«Perché il Meeting è un evento internazionale frequentatissimo. Si sono calcolate circa 700mila persone provenienti da varie parti d’Europa e del mondo come visitatori. C’è quindi la possibilità di diffondere la conoscenza di questa figura non solo in Italia, ma anche all’estero.»

Come è articolata la mostra?
«La mostra marcia in parallelo tra la biografia e la spiritualità di Sandra. Fa vedere come la grazia di Dio ha operato in questa ragazza e come lei ha risposto, attraverso tutti i passaggi della sua vita e del suo cammino spirituale.»
 
A chi si rivolge la mostra? Qual è il messaggio che vuole lasciare?
«La mostra si rivolge a tutti, perché la santità è per tutti. Il messaggio che vuole lasciare è questo: vivere in modo straordinario le cose di tutti i giorni, santificarsi quindi nelle cose quotidiane.»

Stefano Vitali presenta la mostra di Sandra
Stefano Vitali guarito da un tumore pregando Sandra Sabattini, presenta la mostra dedicata alla venerabile riminese al Meeting
Foto di Riccardo Ghinelli

Al termine della mostra un video della durata di dieci minuti circa, nel quale personaggi vicini a Sandra raccontano qualcosa di lei. Ricordiamo anche che fra le guide all’esposizione sono presenti le “Amiche di Sandra”, un gruppo di donne che appunto ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza con la giovane ragazza e Stefano Vitali guarito da un tumore grazie alla preghiera di intercessione alla venerabile.

Disponibile, a partire del Meeting, il catalogo della mostra con lo stesso titolo “Sandra Sabattini. Questa vita non è mia”, curato sempre da Laila Lucci per Sempre Editore, una nuova agile biografia illustrata di Sandra Sabattini a disposizione di chi voglia fare la sua conoscenza.