Due volontari raccontano come si vive oggi a Cuba. I segreti di Enrico Galiano per catturare l'attenzione dei suoi studenti. Una dottoressa racconta per la prima volta la sua guarigione dopo aver invocato don Benzi. In abbonamento e allo shop on line.
Si apre con un augurio al presidente Sergio Mattarella il nuovo Sempre Magazine di marzo-aprile. A 80 anni, dopo aver chiuso il mandato al massimo della popolarità, avrebbe potuto godersi il nuovo appartamento romano in tutta tranquillità e invece, richiamato da un Parlamento incapace di convergere su un nome alternativo, ha accettato di rimettersi «a servizio delle istituzioni».
Il Presidente assolverà l’impegno per altri 7 anni o, come alcuni sostengono, concluderà in anticipo il secondo mandato – come già fece il suo predecessore Napolitano – magari dopo le elezioni del 2023 quando avremo una rinnovata platea di “grandi elettori”? Lo scopriremo.
Per ora, comunque, la sua presenza è una garanzia – alla fine anche chi puntava sul cambiamento, data l’incertezza sul chi, si è sentito rassicurato dal bis – in un momento delicato in cui l’Italia deve cercare di uscire definitivamente dalla pandemia e allo stesso tempo attuare quelle riforme che le consentono di accedere pienamente ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
A lui è dedicato l'editoriale di Giovanni Paolo Ramonda.
Problemi di altro genere quelli che si stanno vivendo a Cuba. Grazie alla testimonianza diretta di due missionari scopriamo un Paese diviso, non solo tra spiagge paradisiache e sacche di estrema povertà, ma anche tra chi sogna di completare una rivoluzione interrotta e chi preferirebbe cambiare completamente strada.
Credete nei miracoli? Lasciamo a chi di dovere il compito di certificarli. Noi però intanto abbiamo raccolto una testimonianza davvero commovente, vissuta dalla dottoressa Agnese, in cui c'è stata sicuramente una guarigione spirituale e tra poco si potrà dire se anche quella fisica sarà definitiva.
Evoca il noto film cult "Gioventù bruciata", con protagonista James Dean, il titolo di un servizio dedicato a scoprire le motivazioni con cui alcuni giovani che scelgono oggi la vita consacrata. Un dolore, un vuoto dentro, un'insoddisfazione che anziché spingere a un ripiegamento su se stessi diventa la spinta per una scelta decisamente controcorrente.
Restando in tema di giovani e del non sempre facile rapporto tra le generazioni vi segnaliamo infine l’intervista a Enrico Galiano, il professore “social” che ci svela come riesce a catturare l’attenzione dei suoi ragazzi, e la Visione della professoressa Marta Elena che ci mette in guardia dal «far nascere nei ragazzi l’idea che il futuro sia più una minaccia che una scommessa».
Tema decisamente attuale in un periodo in cui alla pandemia e alla crisi ambientale si è aggiunto anche il rischio di un conflitto armato dai confini indefiniti.