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14 Ottobre 2025
Ultima modifica: 14 Ottobre 2025 ore 10:18

Mani sotto la pioggia. Inclusione a Valdivia

La testimonianza dalla missione in Cile
Mani sotto la pioggia. Inclusione a Valdivia
Condividere la vita con persone con disabilità ti insegna una grande verità: nella semplicità di quello che siamo e di quello che abbiamo, siamo doni gli uni per gli altri ed è bello crescere insieme
Questa è la storia di un piccolo centro per persone con disabilità che vivono a Valdivia, nel profondo sud del Cile.
Siamo a circa 800 km dalla capitale Santiago, in una terra tranquilla e immersa nella natura, soprannominata “Val de Lluvia” – valle della pioggia – e non a caso: qui piove davvero tanto e per lunghi periodi, circa nove mesi l’anno.
«La pioggia fa parte di noi, ecco perché ci chiamiamo Manos bajo la lluviaMani sotto la pioggia», racconta Emelina, la referente del centro. «Nemmeno la pioggia può fermarci dallo sporcarci le mani!».
Il progetto, avviato nel 2007 dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, nasce per offrire opportunità formative e momenti spensierati a giovani e adulti con disabilità che hanno terminato il percorso scolastico.
«In Regione siamo gli unici a proporre uno spazio di autonomia e inclusione di questo tipo – prosegue Emelina. – Qui in Cile ci sono scuole speciali, cioè destinate esclusivamente a studenti con disabilità, ma una volta finita la scuola non c’è più nulla, né a livello formativo né in ambito lavorativo.»

Il centro ed i laboratori

Un’assenza che pesa sulle potenzialità di crescita di queste persone, che soffrono tanto la solitudine quanto le loro famiglie.
«Per loro la cosa più importante è sentire che noi ci siamo e li ascoltiamo. Esserci davvero conta più di tutti i momenti ludico-educativi e delle tante esperienze di vita che proponiamo per promuovere l’autonomia.»
Oggi il centro apre tre volte a settimana e organizza laboratori di cucina e artigianato, attività all’aperto, uscite nella natura circostante e sedute con la chinesiologa. I giovani e gli adulti coinvolti sono 12, tutti determinati a vivere pienamente.
«Sono ragazzi belli e hanno un cuore grande – conclude Emelina –. Io dico sempre che sono il balsamo della vita. Con il loro sorriso aperto ti ricordano le piccole cose che contano davvero. Sono persino capaci di raddrizzarti una giornata storta con un abbraccio. Provare per credere: basta aprire il cuore.»
E mentre fuori continua a piovere, dentro questo piccolo centro ogni giornata è piena di luce e di vita condivisa.

Il progetto 


Emelina García nasce nel 1982 a Concepción, nel sud del Cile. Figlia di una madre single, vive un’infanzia difficile. A 12 anni viene accolta da Anna e Paolo Tonelotto - primi missionari APG23 nel Paese - e al loro rientro in Italia da Elizabeth e Alejandro, membri cileni della Comunità, che la accompagnano con amore e gratuità nella crescita. È mamma di Sol, il suo pezzetto di cielo, e di molti altri figli accolti nel tempo. Oggi è psicologa e referente del centro “Manos bajo la lluvia” per giovani e adulti con disabilità.
 

Sosteniamo i volontari

Il centro “Manos bajo la lluvia” funziona grazie a volontari che ci mettono la vita. Se potete, venite a condividere anche voi! Sperimenterete che ci si salva insieme, come diceva don Oreste.
Questa piccola realtà cerca anche sostenitori che facciano proprio il sogno di inclusione e realizzazione dei suoi giovani accolti. Tanti i desideri nel cassetto: da una gita fuori porta agli attrezzi da usare con la chinesiologa che viene gratuitamente. Grazie! 
 

Per contribuire: 

Codice Iban: IT04 X030 6909 6061 0000 0008 036
Intestato a Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII - Attività ONLUS
Causale: Centro “Manos bajo la lluvia” in Cile